Con grande commozione il Macerata Opera Festival ha accolto ieri, domenica 21 agosto, la notizia della prematura scomparsa del soprano Daniela Dessì, una delle voci italiane più importanti della lirica degli ultimi venti anni. Il rapporto del Mof con l’artista è di lunga durata.

Daniela Dessì (venuta a mancare al Poliambulanza di Brescia a causa di «una malattia breve, terribile e incomprensibile», come comunicato dal tenore Fabio Armiliato, suo compagno di vita dal 2000) avrebbe dovuto sostenere il ruolo di Medea, nello spettacolo «Medea, da Cherubini a Pasolini» con la regia di Francesco Micheli andato in scena nella stagione appena conclusa l’11 agosto scorso. Dopo un lungo lavoro di preparazione durato un anno il soprano è stato costretto a rinunciare proprio per l’aggravarsi delle sue condizioni di salute.

L’ultima apparizione sul palcoscenico dello Sferisterio risale al 2012: prima di allora Daniela Dessì è stata Francesca da Rimini, nel 2004, e Liù in Turandot, venti anni fa.

Innumerevoli, inoltre, scrive l’Ansa, le interpretazioni, tra cui quelle delle eroine verdiane e pucciniane, e le collaborazioni con i più grandi teatri, dalla Scala di Milano al Metropolitan di New York, alla Deutsche Oper di Berlino.

Anche il Macerata Opera intende ricordare la straordinaria artista in questo triste giorno e si stringe intorno al compagno Armiliato a cui vanno le più sentite condoglianze.

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