A seguito del violento terremoto di questa notte, mercoledì 24 agosto (leggi qui l’articolo), questa mattina il vescovo di Macerata, Nazzareno Marconi, ha comunicato la decisione di chiudere tutte le chiese affinché fosse data la possibilità di effettuare gli opportuni controlli a livello di agibilità da parte delle autorità preposte. In attesa di un quadro completo, è possibile fare un bilancio provvisorio di quanto avvenuto nel territorio diocesano.

Macerata:
La situazione più grave è senza dubbio quella della chiesa delle Vergini, in particolare rispetto ai danni che hanno interessato la cupola e, ad oggi, la rendono inagibile. Preoccupazione anche per la Cattedrale di San Giuliano dove alcuni distacchi e fessurazioni rendono inutilizzabile le sacrestie. Domani, giovedì 25 agosto, in collaborazione con il Comune, sarà effettuato un ulteriore sopralluogo (al quale si aggiungerà anche la chiesa della Pace) in modo da offrire una valutazione più completa della struttura. Ancora sotto valutazione, ma con rilievi di minore entità la chiesa dell’Immacolata, mentre San Giovanni presenta il distaccamento sia di una parte di facciata che del cornicione. Probabile aggravamento, invece, per ciò che riguarda la facciata di Santa Maria del Monte.

La chiesa di San Giovanni a Macerata
La chiesa di San Giovanni a Macerata

Tolentino:
Danni ingenti anche a Tolentino, dove la chiesa del Santissimo Crocifisso è stata dichiarata inagibile a causa della pericolosità della volta. Distacchi importanti nella Collegiata di San Francesco, con conseguente chiusura della strada tra piazza della Libertà e piazza Mauruzi: anche in questo caso serviranno ulteriori verifiche. Danni gravi alla chiesa dei Cappuccini con crollo di una porzione della volta in mattoni che è stata chiusa. Alla Concattedrale di San Catervo, distacchi superficiali di piccole porzioni di intonaco mentre all’antica Collegiata di Santa Maria della Tempesta i danneggiamenti sembrano da una prima indagine più gravi. Nel complesso monumentale della Basilica di San Nicola danni minimi nel presbiterio: già da domani (giovedì 25 agosto) verrà istallata una rete di sicurezza sopra lo stesso presbiterio, mantenendo la funzionalità dell’altare. Alcune camere del convento, invece, sono state dichiarate inagibili. Danni anche alla chiesa di San Giuseppe, mentre la chiesa di Sant’Andrea presenta lesioni strutturali. Da verificare le altre chiese rurali.

Recanti, Montecassiano, Montefano, Colmurano e Urbisaglia:
Nulla di rilevante.

Cingoli:
Filature alla chiesa di Castel Sant’Angelo, proseguono gli accertamenti

Treia:
Sono tre le chiese attualmente chiuse a Treia: danni alla cupola e alla facciata del Santissimo Crocifisso, mentre la Concattedrale ha visto interessare dal terremoto le sue navate. Danni significativi anche alla chiesa della frazione di Camporota. Il Comune segnala circa 50 famiglie costrette a lasciare i propri alloggi.

Il Santuario del Santissimo Crocifisso di Treia
Il Santuario del Santissimo Crocifisso di Treia

Appignano:
La chiesa di Santa Tecla è stata chiusa in via precauzionale.

Porto Recanati:
Presenza di crepe nelle chiese di San Giovanni Battista e dell’Addolorata: proseguono le verifiche.

Pollenza:
A Pollenza, le suore accoglieranno alcune famiglie sfollate. Da verificare la condizione delle chiese del Centro storico.

Montelupone:
Danni al soffitto della Collegiata che la rendono attualmente inagibile. Niente da segnalare all’abbazia di San Firmano.

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