Sarà dedicato al tema di strettissima attualità delle migrazioni dei popoli il biennale convegno della Sissco, la più importante manifestazione degli storici contemporanei che si terrà all’Università di Macerata dal 15 al 17 settembre. Sono attesi quasi duecento soci, tutti storici specializzati nell’età contemporanea. Il convegno Conflitti, esuli, profughi e popoli in movimento nel mondo contemporaneo prevede venti relazioni di esperti provenienti anche da Regno Unito, Francia, Germania, Slovenia e Croazia.

Ad aprire i lavori sarà giovedì alle 15 a Palazzo Ugolini Nancy L. Green, direttrice della Scuola di alti studi in scienze sociali di Parigi. Porteranno il loro saluto il rettore Luigi Lacchè, il direttore del Dipartimento di Studi Umanistici Carlo Pongetti, il presidente della Sissco Fulvio Cammarano e il componente del comitato organizzativo Angelo Ventrone, docente di storia contemporanea di Unimc. Le successive sessioni – che si terranno tutte a Palazzo Ugolini – seguiranno una scansione cronologica: il XIX secolo, le questioni relative alla Prima e alla Seconda guerra mondiale, gli anni della Guerra fredda.

Si approfondiranno così anche temi come il popolamento del continente americano, l’esodo dalla Russia dopo la Rivoluzione d’ottobre, le vicende del nostro confine orientale, gli italiani in Africa dopo la fine del colonialismo e le grandi questioni mediorientali. Il programma completo può essere scaricato dal sito www.sissco.it.

Le migrazioni verso l’Europa suscitano oggi un acceso dibattito politico. La storiografia internazionale e la Sissco vi partecipano introducendo un’ottica di lungo periodo. Diaspore, esodi, esili, deportazioni e migrazioni contraddistinguono infatti non soltanto il presente ma anche il passato. Negli ultimi due secoli gli spostamenti di popolazioni – a causa di sottosviluppo, intolleranza, persecuzioni e soprattutto guerre – hanno prodotto importanti effetti demografici, sociali, politici e culturali. Nell’intento di studiare il passato per comprendere il presente, la Sissco dedica il convegno ad alcuni tra i principali elementi che caratterizzano il complesso fenomeno delle migrazioni e invita gli studiosi a una riflessione comune.

Presieduta dal 2015 da Fulvio Cammarano, ordinario di storia contemporanea all’Università di Bologna e originario di Ancona, e, in passato, da alcuni dei più importanti storici italiani dell’ultimo mezzo secolo – Luciano Cafagna, Paolo Pombeni, Claudio Pavone, Raffaele Romanelli, Tommaso Detti, Andrea Graziosi, Agostino Giovagnoli – la Società italiana per lo studio della storia contemporanea conta circa 700 soci tra docenti universitari di ruolo o in quiescenza, e giovani studiosi dottorandi e assegnisti di ricerca.

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