L’amore violento non è amore. Una contraddizione in termini che si evidenzia nei lividi e nei maltrattamenti subiti o, peggio, nella morte delle donne coinvolte. Realtà tristemente in aumento, soprattutto in ambito familiare o a seguito del naufragare di legami affettivi, e che, anche per questo, necessità di una maggiore e costante attenzione da parte della società e, in particolare, delle Forze dell’Ordine.

…«Questo non è amore» è appunto il progetto nazionale e l’impegno promosso dalla Polizia di Stato (leggi qui l’articolo), da sempre attenta ai fenomeni del femminicidio e dei maltrattamenti in famiglia. Con l’iniziativa si vuole creare un contatto diretto tra le donne e una équipe di operatori specializzati pronti a raccogliere le testimonianze di chi ha paura a denunciare o a varcare la soglia di un ufficio di Polizia.

Il primo e il terzo sabato dei mesi di luglio, agosto e settembre, nei Comuni di Civitanova Marche, Porto Recanati (leggi qui l’articolo) e Macerata è stata utilizzata con un positivo riscontro di presenze, una postazione mobile che ha ospitato, sotto il coordinamento di un funzionario della Questura di Macerata, un gruppo di esperti costituito da:

  • un medico della Polizia di Stato;
  • un operatore della Squadra Mobile sezione reati contro la persona;
  • un operatore della Divisione Anticrimine e uno dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico;
  • e un rappresentante del Centro Antiviolenza locale con lo scopo di fornire ai cittadini, soprattutto alle donne, informazioni sull’argomento.

Sabato 17 settembre, alle ore 17.30, in occasione dell’ultimo incontro previsto nel capoluogo, in piazza Cesare Battisti, uno specifico convegno consentirà di dare visibilità ai risultati conseguiti al termine delle sei giornate, nonché di pubblicizzare ulteriormente il servizio. All’evento parteciperanno in qualità di relatori funzionari della Questura di Macerata impegnati nel progetto e la professoressa Ines Corti, docente di Scienze Politiche, della Comunicazione e delle relazioni internazionali presso il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Macerata. A coordinare i vari interventi sarà invece Francesca Cipolloni, giornalista di Emmausonline. In qualità di testimonial del progetto, sarà presente anche il cantante Gianfrancesco Cataldo, vincitore dell’ultima edizione di Musicultura (leggi qui l’articolo), il quale riproporrà dal vivo la canzone vincitrice Marta, testo incentrato sul tema della violenza sulle donne.

opera_951_en_770x300_1514542823Infine, nelle cinque giornate del attività del camper sono stati ricevuti 577 contatti (427 donne e 150 uomini), provenienti da persone di nazionalità italiana (533) e straniera (44), con età inferiore a 30 anni (118), da 31 a 50 (250) e oltre i 50 anni (209). Rispetto alle motivazioni, 551 persone hanno voluto ricevere informazioni sul progetto, mentre 26 hanno voluto instaurare un dialogo sulle problematiche relative alla violenza di genere, vissute in prima persona o da persone di loro conoscenza.

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