Sabato 15 ottobre i Musei civici di Macerata aderiscono alla Giornata nazionale del Contemporaneo, il grande evento che dal 2005 Amaci, Associazione dei Musei d’arte contemporanea italiani, dedica all’arte contemporanea e al suo pubblico L’evento merita un’attenzione particolare per l’importante ruolo che negli anni ha dimostrato di svolgere per la promozione della cultura contemporanea. Le sale dedicate all’Arte moderna di Palazzo Buonaccorsi apriranno al pubblico con ingresso gratuito dalle 10 alle 18 mentre sarà possibile effettuare visite guidate, al costo di 2 euro, alle ore 11 e alle ore 17.

L’incremento in termini di partecipazione e di presenze della Giornata del Contemporaneo ha evidenziato con chiarezza la sempre maggiore attenzione che il mondo dell’arte contemporanea presta ad Amaci e a un’iniziativa che si è ormai consolidata come un importante appuntamento annuale nel panorama italiano. La sempre crescente partecipazione di Istituzioni museali italiane impegnate nel campo dell’arte contemporanea dimostra, ancora una volta, il valore dell’evento quale grande occasione di scambio, vivace e dinamico, tra l’arte del nostro tempo e il suo pubblico, sempre più numeroso, diversificato e interessato.

Per questa dodicesima edizione della Giornata del contemporaneo, i direttori dei 24 musei associati hanno chiamato a realizzare l’immagine guida Emilio Isgrò, proseguendo il progetto avviato nel 2006 di affidare a un artista italiano di fama internazionale la creazione dell’immagine guida della manifestazione. Preghiera per l’Europa, l’immagine creata appositamente dall’artista per la Giornata del Contemporaneo, mostra un’Europa cancellata che estende i suoi confini oltre a quelli dell’Unione Europea, abbracciando idealmente i paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Realizzata a marzo 2016, prima del referendum che ha sancito la scelta della Gran Bretagna di uscire dalla EU, l’immagine vuole essere una riflessione sulle divisioni – geografiche, politiche, culturali – che oggi piĂą che mai alimentano sentimenti e spinte nazionaliste che la storia sperava di aver cancellato

Info e prenotazioni sul sito www.maceratamusei.it, oppure telefonando ai numeri: 0733 256361/271709.

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