L’Ave Maria di Schubert dedicata alle persone terremotate ha riecheggiato in piazza della Libertà, stamane, con la straordinaria voce di Andrea Bocelli. Poco prima, il grande tenore che vanta esibizioni per tre Papi, quattro Presidenti degli Stati Uniti e la famiglia Reale inglese, aveva ricevuto la laurea honoris causa in Filologia moderna dal rettore Luigi Lacchè.
E’ stata una mattinata straordinaria per Macerata: centinaia di persone hanno assistito all’evento che il rettore Luigi Lacchè ha dedicato a chi sta soffrendo per le conseguenze del terremoto. <<Abbraccio in particolare – ha dichiarato Lacchè in questa sua ultima uscita da rettore, affiancato dal suo successore Francesco Adornato – i colleghi dell’Università di Camerino con la speranza che si aprano giorni migliori. Che questa cerimonia sia un’iniezione di forza e di fiducia per sostenerci>>. E Bocelli ha risposto nel migliore dei modi a questo richiamo. Accompagnato dalla moglie Veronica (che si è laureata proprio a Macerata), ha tenuto una lectio doctoralis sui generis, improvvisando (come ci aveva accennato in precedenza), ma offrendo una grande lezione di vita. Attorniato dagli studenti del coro universitario, si è rivolto in particolare ai giovani ricordando i suoi 18 anni, periodo in cui ha cominciato a leggere libri come Anime Morte di Gogol e Delitto e Castigo di Dostoevskij: «Da quelle letture ho tratto molti motivi di riflessione che mi sono stati di aiuto nella vita e che anche oggi mi danno l’occasione di avere una visione concreta nell’esistenza di tutti i giorni». Quindi ha esortato gli studenti a leggere per avere una formazione critica.
L’artista è stato insignito della laurea honoris causa su iniziativa del professor Marcello La Matina il quale ha evidenziato come Bocelli canti l’italianità in tutto il mondo interpretando appieno l’ evoluzione del canto lirico. Del cantante è stato ricordato inoltre l’impegno culturale e filantropico attraverso la sua fondazione, la Andrea Bocelli Foundation costituita per aiutare le persone in difficoltà a causa di malattie, disabilità, condizioni di povertà ed emarginazione sociale, convinto che la solidarietà sia l’unica risposta concreta alle disuguaglianze.

Ascolta l’intervista concessa a Radio Nuova Macerata:

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