Per i cittadini di Recanati, dopo aver visto lo scatto del celebre Ermo Colle  colpito dalle violenti scosse, leggere il messaggio pubblicato poco fa in un social network dal sindaco Francesco Fiordomo non può che lasciare attoniti.

Le profonde lesioni al Palazzo comunale di Recanati (foto Facebook)
Le profonde lesioni al Palazzo comunale di Recanati
(foto Facebook)

Dispiaciuti e quasi increduli nel prendere atto che il terremoto non ha risparmiato nemmeno il “cuore” del borgo leopardiano, ma solo nelle sue mura: forte, infatti, è la determinazione da parte del Primo cittadino e di tutti gli abitanti nel non cedere allo scoramento, nonostante il clima di forte tensione che si respira da giorni in tutto il territorio maceratese.

«Siamo tutti addolorati per le pesanti conseguenze che il sisma ha avuto sul Palazzo Comunale. Vedere quelle crepe e quei calcinacci all’Aula Magna e alla Sala del Consiglio fa male. Ma questa purtroppo è la realtà – scrive Fiordomo nel suo profilo Facebook, a commento di foto più che eloquenti –, e stiamo reagendo. Oramai è completato il trasloco all’ex Agenzia delle Entrate. I dipendenti, alcuni con le lacrime agli occhi, stanno lavorando senza sosta per non interrompere i servizi. Certificati, buoni mensa, sacchetti dell’immondizia: non ci sono state interruzioni. Siamo intenzionati a tornare quanto prima nella sede di piazza Leopardi e a far sì che l'”esilio”, seppure in una sede moderna e pratica per la cittadinanza, non duri anni e anni».

(foto Facebook)
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Pienamente operativi anche la Polizia locale, i tecnici e gli operai, che lavorano incessantemente assieme ai volontari della Protezione civile e alle ditte che stanno collaborando. Raggiunto al telefono, il sindaco ci informa che «ad oggi la città di Recanati conta 25 edifici inagibili, ma le famiglie sono tutte sistemate: diverse hanno trovato alloggio presso amici o parenti. E anche stanotte il PalaCingolani rimarrà aperto, garantendo anche l’adeguata assistenza psicologica».

(foto Facebook)
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Dopo aver incontrato gli anziani che provengono dalle zone montane ospiti nell’ospedale recanatese, Francesco Fiordomo non nasconde l’amarezza e la comprensibile preoccupazione per i drammatici eventi naturali che in questa settimana, dai bambini agli anziani, hanno davvero scosso tutti.
«Vivere il sisma avendo i figli piccoli è tremendo – aggiunge – ma dobbiamo essere coraggiosi, forti della nostra indole marchigiana. Mi sento di dire, a nome dell’intera Amministrazione ed anche della stuttura comunale, che metteremo presto in sicurezza il Palazzo e ci torneremo. Le bandiere e la fascia tricolore che ora siamo costretti e portare via torneranno dove devono stare».

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