Provare a raccontare cosa io stia ricevendo durante questo primo mese di Servizio Civile per me non è facile, perché scrivere un articolo non è tra le cose che più amo fare; proverò comunque a buttare giù qualcosa, per trasmettere questa mia nuova esperienza a voi che leggerete.

Chi scrive è una ragazza di venticinque anni di Macerata. Mi chiamo Elisa e se mi fermassi a riflettere, direi che fino a qualche mese fa mai avrei immaginato di trovarmi qui oggi.
Dopo il diploma in ragioneria, un master in Marketing e un tirocinio, mi sono presa un bel pò di tempo per riflettere su cosa avrei voluto fare della mia vita; mi ero molto concentrata su me stessa, ho trascorso diversi mesi senza far nulla e ho lasciato che il tempo passasse senza un perché.

Le cose sono cominciate a cambiare quando un giorno il mio ragazzo mi ha parlato del Servizio Civile in Caritas; io non ne avevo mai sentito parlare, fino a quando lui, un anno fa, ha deciso di fare domanda per il progetto “Solidarietà diffusa”, incentrato sulle problematiche del disagio adulto. A settembre del 2015 è arrivata la notizia: la sua domanda era stata accettata! Ero molto felice per lui! Da quel momento ho iniziato pian piano a scoprire cosa significasse essere un civilista, le diverse cose da fare e i nuovi ambiti da conoscere.

Passa un anno e il mio ragazzo termina il periodo di Servizio Civile. Finalmente mi decido anche io a fare domanda, ma per un progetto diverso, “Anziano amico saggio”, per il quale ci sono solo due posti disponibili. E indovinate? Arrivo terza! Mannaggia! Fortunatamente mi viene proposto di entrare nel progetto “Solidarietà diffusa 2”; così inizio a dare una svolta alla mia vita e il 10 ottobre 2016 entro ufficialmente in servizio.

Ad oggi, a distanza di un mese e mezzo, posso dire di essere stata più che fortunata ad entrare in questo progetto, perché ho avuto la possibilità di conoscere persone nella Caritas davvero disponibili e sempre pronte a venirmi incontro. In questo progetto siamo quattro ragazze: io, Elisabetta, che già conosco da diverso tempo, Angela, da Ascoli Piceno, e Flora. Svolgiamo il nostro servizio nei vari centri di ascolto della diocesi di Macerata con vari compiti: registrare gli utenti nel database Ospoweb, lo smistamento dei vestiti al centro missionario in via Santa Maria della Porta, e la collaborazione con l’Emporio della Solidarietà, dove le persone vengono a fare spesa munite di una tessera a punti ricaricata ogni mese. Oltre a queste attività più dinamiche, almeno due volte a settimana ci incontriamo con i ragazzi degli altri tre progetti per fare attività di formazione specifica, affiancati dai nostri OLP e dai vari responsabili.

Sono davvero contenta di tutte queste attività che svolgiamo, perché per me sono una novità e mi permettono di collaborare ogni giorno con persone davvero in gamba, sempre pronte a dare una mano. Consiglierò, a chiunque vorrà provare, di fare domanda con i bandi che verranno il prossimo anno, perché a me questa esperienza sta donando tante soddisfazioni e nuove amicizie. Se volete dare una svolta alla vostra vita, non esitate a fare domanda!

Un grande in bocca al lupo a tutti i civilisti! Ciao a tutti!

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