Una commedia irriverente, che denuda le convenzioni sociali e le lascia esposte alle risate degli spettatori: due coppie di genitori molto preoccupati. Una cena inevitabile. Due figli felici. Una tensione incontrollabile. Una parola inaccettabile. Queste le premesse di “L’amore migliora la vita”, commedia irriverente scritta e diretta da Angelo Longoni, in scena domenica 29 gennaio, alle ore 21.15, al Teatro Don Bosco di Tolentino, per il secondo appuntamento del cartellone teatrale. Infatti il detto che l’amore migliori la vita può sembrare un’ovvietà, un’affermazione talmente scontata da sembrare inutile.

In realtà, l’amore non è l’unico sentimento a pervadere il nostro vivere sociale, ne fanno parte a pieno titolo anche la rabbia e la paura, che spesso prendono il sopravvento, facendoci dimenticare o distraendoci dalle cose realmente belle. L’amore migliora la vita mette a nudo queste caratteristiche del vivere umano; è una commedia divertente e scorretta sulla necessità di comprendere se stessi e le persone che ci sono vicine e che più amiamo. Lo spettacolo è una morale sulle piccole immoralità quotidiane che ognuno vive e subisce.

Racconta la storia di due coppie di genitori che si trovano per discutere dei propri figli maschi appena divenuti maggiorenni. All’inizio i quattro sembrano essere molto civili e dimostrano di avere a cuore solo il bene dei propri ragazzi ma, quando si tratta di discutere della loro omosessualità e della loro volontà di vivere apertamente il loro amore, le cose si complicano notevolmente. Madri e padri mettono in luce tutta la loro fragilità morale e la loro protervia, diventano violenti, paurosi, meschini, facendo emergere anche le loro difficoltà di coppia e le loro frustrazioni.

Non importa quale sia la loro provenienza sociale o la loro estrazione culturale; sono tutti inadeguati a mettere mano seriamente al proprio modo di intendere i sentimenti e al loro ruolo genitoriale. Protagonisti dello spettacolo Ettore Bassi, Edy Angellillo, Eleonora Ivone e Giorgio Borghetti: un poker d’assi d’eccezione per raccontare una storia contemporanea di grande attualità, che tocca in modo diretto e leggero temi scottanti e che, facendo vivere allo spettatore il contrasto tra perfezione presunta ed imperfezioni “sociali”, invita a riflettere sui confini dei diritti civili.

Lo spettacolo mostra una comicità a tratti molto amara in cui si evidenzia, ancora una volta, che quando siamo concentrati sul nostro malessere si dimenticaa di vedere ciò che sta davanti a noi, in questo caso i figli. I biglietti sono in vendita venerdì 27 e sabato 28 gennaio, dalle ore 18 alle ore 20, e domenica 29 gennaio a partire dalle 18.15.

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