La malattia della lebbra, «pur essendo in regresso, è ancora tra le più temute e colpisce i più poveri ed emarginati». Lo ha ricordato papa Francesco, che dopo la recita dell’Angelus di ieri, domenica 29 gennaio, ha affermato che «è importante lottare contro questo morbo, ma anche contro le discriminazioni che esso genera», e che a volte ci fa parlare di queste persone bollandole come «invasori».

«Incoraggio quanti sono impegnati nel soccorso e nel reinserimento sociale di persone colpite dal male di Hansen, per le quali assicuriamo la nostra preghiera», l’appello del Pontefice, che ha poi rinnovato la sua vicinanza «alle popolazioni dell’Italia Centrale che ancora soffrono le conseguenze del terremoto e delle difficili condizioni atmosferiche». «Non manchi a questi nostri fratelli e sorelle il costante sostegno delle istituzioni e la comune solidarietà», l’appello del Santo Padre: «E per favore, che qualsiasi tipo di burocrazia non li faccia aspettare e ulteriormente soffrire!».

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