La gelosia tra i fornelli è quasi una questione antropologica. Ci sono però ingredienti che riescono a sovvertire anche la più stonata delle abitudini in cucina. Fin da subito, ovvero dall’alba del 24 agosto scorso, c’è riuscita la solidarietà, così da fare un fronte unico, tra ristoratori e operatori del settore, alla tragedia del terremoto. A quasi tre mesi dall’ultimo rilevante sciame sismico registrato tra Marche, Lazio e Abruzzo (le quattro violente scosse oltre il 5 grado del 18 gennaio), la 25ª edizione di Tipicità, a Fermo il 4,5 e 6 marzo, ha rappresentato un importante momento di riflessione e di condivisione, oltre che di promozione enogastronomica.

«I giovani hanno un atteggiamento diverso rispetto ai cuochi di un’altra generazione – ha affermato Iginia Carducci, presidente provinciale dell’Associazione “Antonio Nebbia” durante la trasmissione “Confronti”, andata in onda nei giorni scorsi sul canale 12 di èTv Marche -, ma tutti, fin da subito, si sono rimboccati e le maniche e impegnati per il sostegno dei ristoratori colpiti dal sisma o organizzare mense da campo per le persone rimaste senza abitazione». Ne è nato il gruppo chiamato “Cuochi in movimento”: «Non chef – ha sottolineato Luca Facchini, curatore e moderatore dello spazio “Accademia” all’interno di Tipicità -, perché non c’è nessun “capo”, ma un insieme di cuochi che si sostengono e continueranno a farlo anche al di fuori della manifestazione».

Lo chef Enrico Derflingher durante Tipicità

Il ruolo dell’Accademia, tra master class e showcooking, è stato uno spazio privilegiato dove cuochi italiani stellati hanno mostrato la loro vicinanza ai colleghi marchigiani. Tra questi, Enrico Derflingher, impegnato in passato tra i reali di Inghilterra o alla Casa Bianca, ambasciatore della cucina italiana del mondo, che ha annunciato come, in occasione dell’inaugurazione del resort “Casta Diva” sul lago di Como, il gruppo dei “Cuochi in movimento” sarà ospite con le proprie prelibatezze. In tal senso, durante le serate di Tipicità, due speciali cene di solidarietà sono state contraddistinte dalla bravura ai fornelli e dai prodotti tipici delle zone terremotate. Appelli a “non dimenticare” dei queli si sono fatti promotori Facchini e Derflingher, si sono aggiunti, tra gli altri, cuochi del calibro di Giampiero Vento, Davide Botta e Stefano Ciotti.

Il cuoco Giampiero Vento

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