Si è appena concluso “La plasticità della materia”, workshop intensivo di scultura tra docenti e studenti dell’Accademia di Belle Arti di Macerata e dell’Accademia di Belle Arti di San Pietroburgo, con un’installazione evento svoltasi il 1° giugno sulla suggestiva e panoramica terrazza dell’Accademia di Macerata.

A coordinare il workshop i docenti Liubov Krasnoselskaja, Viaceslav KovalenkoFloriana Mucci Christian Leperino. Hanno partecipato gli studenti Ksenia Krjagiova, Anna Koceghina, Rufina Kulik, Elena Salvatelli, Giulia Angelini, Fabiola Carulli, Alessandro Breccia, Ado Brandimarte e Natalia Marecka.

L’idea di questo progetto di scambi internazionali con l’Accademia di San Pietroburgo nasce nel 2014 da un incontro casuale con due docenti russi in visita nelle Marche, grazie ai quali si è stipulata una convenzione proprio con la suddetta prestigiosa accademia. Nel maggio 2015 si è svolto quindi, presso l’Abamc, il primo dei tre workshop dedicati alle discipline plastiche dal titolo “La figura modellata“, con la partecipazione di due professori del Dipartimento russo di scultura e tre loro studenti, che hanno lavorato insieme ai nostri docenti (sempre di scultura) e cinque studenti. Ottimi i risultati della performance didattica finale, ossia una mostra di disegni preparatori e di otto elaborati scultorei sulla figura umana in creta di importanti dimensioni.

A seguito di questa prima fruttuosa esperienza, la nostra istituzione ha inteso promuovere l’interscambio artistico-culturale a livello internazionale, riferito alla pratica scultorea, proprio per favorire il confronto delle due differenti metodologie, esaltando l’aspetto complementare delle peculiarità inerenti alle due istituzioni: da una parte la sapienza della scultura classica (Russia), dall’altra l’innovazione progettuale dell’Urban Design/Public Art (Italia). Il secondo workshop “Ritratto plastico” con un focus sulla plasticità del volto, ha avuto luogo a maggio 2016 con esiti ancora più positivi del primo.

Sin dalla sua fondazione, avvenuta nel 1757, l’Accademia di San Pietroburgo ha istituito proprio il Dipartimento di scultura, che ebbe come primo professore lo scultore francese Nicolaus François Gilles (1708-1791), mentore quindi dei primi scultori nazionali russi, che a loro volta sono diventati docenti dell’accademia stessa. Oggi, come 250 anni fa, persiste il sistema didattico rivolto all’osservazione della natura, introdotto da Nicolaus François Gilles, che poneva il disegno come base fondamentale di tutte le arti. Quindi la facoltà di Scultura mantiene orgogliosamente oggi le stesse prerogative di un tempo: consentire la crescita della figura dello scultore in un sistema formativo che coniughi la tradizione classica russa e quella più sperimentale internazionale.

Il prestigioso Dipartimento di Scultura di San Pietroburgo vanta tra i docenti dei propri atelier Albert Ciarkin, Valentin Sveshnikov e Vladimir Gorevoi, annoverati tra i grandi scultori della Russia contemporanea. L’esperienza dei 3 workshop dedicati alle discipline plastiche, nati dalla collaborazione dell’Accademia di Belle Arti di Macerata e quella di San Pietroburgo, è stata senza dubbio più che positiva, creando terreno fertile per future collaborazioni che verranno sicuramente sancite sotto l’egida dei programmi transnazionali dell’Erasmus+, fatto che conferma la grande vocazione all’internazionalizzazione dell’Istituzione maceratese.

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