Sempre più spesso, in tutto il territorio nazionale si verificano truffe ai danni di anziani. Per questo motivo, il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri ha promosso una campagna di sensibilizzazione e prevenzione nei confronti della popolazione, realizzando tre brevi “spot” per sviluppare un’azione ancora più capillare, coinvolgendo soprattutto i media locali, con servizi chiari ed efficaci al fine di contrastare questo vile fenomeno delinquenziale.

I malviventi in questione, abilissimi nel proporsi e bene organizzati dal punto di vista operativo, con tali ignobili comportamenti, spesso riescono a sottrarre alle povere vittime, non in grado di valutare o di reagire, diverse migliaia di euro o anche preziosi in oro, con un danno incalcolabile non tanto e non solo sul piano patrimoniale, quanto su quello affettivo, morale e psicologico. Si tratta, infatti, di vigliacchi che non esitano ad esercitare vere e proprie aggressioni psicologiche nei confronti di soggetti deboli, facendo leva sui loro affetti e sentimenti o violandone la privacy in casa, incutendo timore per la sorte di un congiunto pur di sottrarre i pochi risparmi di una vita, spesso condotta in solitudine. La tecnica è, in sintesi, quella dell’uso di artifizi e raggiri utilizzata con la consapevole certezza che il povero anziano scelto come vittima non avrà nessuna capacità né possibilità di evitare di cadere nella trappola, né di reagire.

A fronte del rilevante danno sociale prodotto dal reato in questione, l’articolo 640 del Codice penale, che disciplina la truffa, prevede sanzioni che, seppure in presenza di aggravanti previste dall’articolo 61 numero 5 del codice penale (l’avere profittato di circostanze di tempo, di luogo o di persona, anche in riferimento all’età, tali da ostacolare la pubblica o privata difesa), non consentono alle forze dell’ordine di intervenire con la necessaria efficacia.

Le Marche sono una delle regioni più colpite, con un’evidente azione di pendolarismo dei malviventi in argomento che, peraltro con intelligenza deviata, hanno scelto non a caso un’attività criminosa che, con minimo rischio, consente loro di realizzare facili proventi illeciti.

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