«Il tempo è scaduto per Charlie e nessuno trattamento può offrire possibilità di successo»: i genitori ritirano la richiesta di rivedere la sentenza. Lo ha detto l’avvocato Grant Amstrong, non appena oggi pomeriggio la Corte di Londra è tornata a insediarsi. Avrebbe dovuto verificare le prove emerse dal consulto condotto dal team internazionale di medici della scorsa settimana. Secondo quanto riportato subito sui social media dai giornalisti ammessi a seguire l’udienza, dopo la dichiarazione nella Corte è sceso il silenzio, i genitori, presenti in aula “con il capo chino”. Secondo quanto emerso dagli ultimi esami medici, Charlie ha sofferto di “atrofia muscolare estensiva” che risulta irreversibile per cui, ha spiegato l’avvocato, «non è più nell’interesse superiore di Charlie proseguire con i trattamenti».

La decisione è stata presa già da qualche giorno, probabilmente «ma i genitori non volevano fosse resa nota». Stamane ci sono stati ancora colloqui con l’ospedale. Tragico il fatto “che debbano rinunciare ora”, ma una volta stabilito che “non c’erano possibilità mediche hanno accettato il parere legale di ritirare la causa”. I genitori, sempre secondo quanto riferito dai media inglesi, hanno deciso di «creare una fondazione per altri malati di patologia mitocondriale perché i trattamenti siano il più tempestivo possibile». Il giudice Nicholas Francis ha “reso un tributo” ai genitori di Charlie: nessun genitore avrebbe potuto fare di più. La mamma Connie Yeats, prima che la seduta fosse sciolta, ha detto alla corte che non “c’è morte cerebrale”, ma la decisione è stata presa sulla base dell’ultima risonanza magnetica. La malattia è avanzata a un punto di non ritorno, ma non ci sono prove che stia soffrendo.

«Non ci sono vincitori, non è troppo tardi per altri. Lo dobbiamo a lui, fare sì che la sua vita non sia vana», ha concluso Connie Yates, con accanto Cris Gard, rivolgendo un grazie agli avvocati, all’ospedale.

«Papa Francesco sta pregando per Charlie e per i suoi genitori e si sente particolarmente vicino a loro in questo momento di immensa sofferenza»: lo dichiara il direttore della Sala Stampa vaticana, Greg Burke, dopo che oggi i genitori hanno annunciato di ritirare la richiesta di rivedere la sentenza dell’Alta Corte con la quale è stato stabilito di staccare il respiratore che tiene in vita il piccolo. «Il Santo Padre chiede di unirci in preghiera perché possano trovare la consolazione e l’amore di Dio», prosegue Burke.

Lascia un commento

  • La Foto (141)
  • Lavoro (175)
  • Macerata (1.504)
  • MenSana (27)
  • Missioni (22)
  • Mondo (1)
  • Montefano (12)
  • Musica (20)
  • News (2.978)
  • Politica (81)
  • Pollenza (47)
  • Pop Corn (31)
  • Programmi (23)
  • Quaresima (57)
  • Recanati (591)
  • Regione (314)
  • Reportage (28)
  • Rubriche (16)
  • Rugby (16)
  • Salute (240)
  • Scuola (417)
  • Sinodo (3)
  • Sisma (292)
  • Social (591)
  • Società (1.193)
  • Sport (531)
  • Tolentino (407)
  • Treia (272)
  • Unimc (253)
  • Video (2.023)
  • Volley (234)