Nelle Marche la musica continua e tra i vari festival che stanno movimentando la regione trova spazio anche la seconda edizione del Fat Fat Fat Festival, che si caratterizza per la sua tendenza alla musica elettronica. Il festival, che si svolge dal 4 al 6 agosto tra Morrovalle e la Grancia di Sarrocciano a Corridonia, è stato presentato dal direttore artistico Sergio Marchionni, Andrea Tirabasso, Paolo Luciani – fiduciario di Slow Food Corridonia – e Laura Perini di Noi Marche.

Tante le novità per l’edizione di quest’anno, a partire dal respiro più ampio che vedrà un festival non più solamente incentrato su techno e house: «Partendo dall’elettronica quest’anno si toccano altre branche musicali, come la musica black. Il fondamento del festival è basato sulla musica nera a 360 gradi» ha affermato Sergio Marchionni. Su questo principio della black music troviamo quindi una fusione di generi che la caratterizzano, come il jazz e il soul, abbracciando così una cerchia più varia di interessati.

Un elemento particolarmento ricercato dagli organizzatori è quello legato alla valorizzazione del territorio a diversi livelli, scegliendo bellezze identitarie per un connubio tra storia, bellezze naturalistiche, musica, ma in particolar modo il cibo. E proprio il settore culinario trova una sua particolare valenza tramite la collaborazione con Slow Food, di cui Paolo Luciani è fiduciario. «Slow Food è un contesto inusuale, ma uno dei fondamenti del festival è quello di provare a valorizzare il territorio. Durante la serata si faranno presentazioni e pubblicità di un’iniziativa a settembre come Slow Food regionale per i terremotati».

Tra le collaborazioni si inserisce anche Intersoss, l’organizzazione umanitaria italiana più grande e attiva in Europa, che si impegna per la salvaguardia e l’aiuto ai rifugiati, guerre e disastri naturali. Il contatto era inizialmente mirato ad aprire un progetto di questo tipo, ma ha poi acquisito un sapore più locale. Intersoss si è infatti impegnata nell’organizzazione di corsi pomeridiani per bambini che hanno subìto il terremoto, a San Benedetto del Tronto, offrendo attività ricreative e supporti psicologici.

Significativo è anche il feedback mediatico che sta riscontrando il Fat Fat Fat Festival, che si è guadagnato l’interesse di magazine e altri tipi di media, «Quest’anno abbiamo riscontrato un upgrade da parte di tanti media esteri» spiega Andrea Tirabasso «riuscendo a stringere partnership e a creare contenuti specifici».

La lineup del festival vanta della presenza di un gran numero di artisti, ognuno con caratteristiche e influenze differenti. Non solo dj set, ma anche molte esibizioni live.

Dopo le oltre 3000 presenze in due giorni nella scorsa edizione, di cui il 40% fuori regione, il Fat Fat Fat festival si piazza con irriverenza e rappresenta un’alternativa nello scenario musicale marchigiano, un unicum nel nostro territorio, che lo colora a suon di techno e black music.

Tutte le info sul programma qui: https://www.fatfatfatfestival.it/lineup

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