È dedicata al pane l’undicesima edizione della Festa dell’Agricoltura e dell’Artigianato promossa dall’AgriArt, l’associazione porto recanatese che si impegna a mantenere viva la memoria e la tradizione contadina della città costiera. Dal 15 al 17 settembre, presso la palestra e il cortile dell’ex Scuola Diaz, con musica, prodotti tipici e rievocazioni storiche si accenderanno i riflettori sulla cultura agreste e il suo prodotto “principe”.
«Il pane porta con sé memorie, valori simbolici e tradizioni che vanno oltre il semplice sfamare il corpo: il pane sfama anche lo spirito – spiegano gli organizzatori -, la sua peculiarità sta proprio nell’essere al tempo stesso cibo e segno. Conoscere il pane implica quindi imparare quali sono le sostanze di cui è fatto, le tecniche e i saperi necessari alla sua produzione e al suo consumo e, infine, le reti di relazioni sociali e i significati culturali che caratterizzano le tante forme che assume». Ad aprire la manifestazione, venerdì 15 alle 18, sarà l’incontro con l’associazione Gassosa e il presidente Rita Messi, dal titolo «L’esperienza di economia solidale dei Gruppi di acquisto solidale». In serata, a partire dalle 21, l’animazione sarà a cura del gruppo La Fiumarella.
Nel pomeriggio di sabato 16 saranno protagoniste la Girolomoni e l’azienda agricola Michele. Alle 17, il primo incontro dal tema «La sostenibilità oltre il bio. Amore e rispetto per il pianeta e le persone che lo abitano» vedrà intervenire Pierfrancesco Fattori, presidente della cooperativa Montebello, e l’agronomo Francesco Torriani.
Seguirà, alle 18.30 un momento in cui dopo le parole si metteranno le mani in pasta, “Dal seme al pane: l’antica arte di fare il pane”, con la dimostrazione dei metodi di lavorazione e la cottura al forno. Alle 21 sarà poi il gruppo folk I Passeri solitari, con la partecipazione dei figuranti Amici di Castelfidardo, a far esplodere l’allegria della musica, dei canti e delle danze delle feste contadine.
Gran finale, domenica 17, sempre a partire dalle 17, con i travolgenti stornelli e cantastorie de La Martinicchia.
Come di consueto, durante la tre giorni le “vergare del Porto” prepareranno a mano tagliatelle e gnocchi; ci saranno inoltre un’esposizione di alimenti bio e tipici, e una degustazione di “sughetti” e dolci.