Una giornata di condivisione per scoprire le peculiarità di una Vallata storica come quella del Fiastra: 249 alunni delle scuole degli Istituti comprensivi di Sarnano, San Ginesio Colmurano e Mogliano sono stati protagonisti all’Abbadia di Fiastra del progetto internazionale dal titolo: “I frutti invernali, una riserva di speranza per il futuro.”

Divisi in gruppi hanno potuto fare una passeggiata guidata nel bosco, per esplorare vegetazione e fauna della Riserva Naturale e seguire una lezione di educazione ambientale dedicata ai colori, sapori e alla storia della Vallata del Fiastra.
“Fiastra un nome che genera confusione – ha spiegato Cristina Arrà della Meridiana – perché Fiastra nella nostra Provincia è il nome di uno dei Comuni del maceratese, del lago sui Sibillini, del fiume e dell’Abbadia dove ci troviamo” .
In un questionario i giovani studenti hanno descritto questo luogo come un posto ricco di natura, tranquillità, senza connessioni tecnologiche, con aria fresca, buon cibo, monumenti. Un luogo che sentono vicino, perché parte della Vallata dove vivono, ma da conoscere meglio.
Un progetto creato in collaborazione con Arci Marche e l’associazione francese Secours Populaire, che vede in questo progetto un futuro di rinascita partendo dalle esperienze che legano territorio, alimentazione e cultura. “Il rilancio del nostro territorio passa anche attraverso esperienze come questa con i nostri giovani – spiega il presidente Arci Marche Massimiliano Bianchini– si è parlato di ambiente, alimentazione e cultura in un luogo straordinario come l’Abbadia di Fiastra che i nostri colleghi francesi di Secours Populaier hanno apprezzato tantissimo ed è per questo che hanno creduto nek progetto”

“Il futuro è legato a radici forti – ha aggiunto il presidente della Fondazione Giustiniani Bandini Giuseppe Sposetti- come quelle che hanno unito la gente e la storia dell’Antica salaria gallica. Vedere oggi questi giovani che scoprono le tradizioni e la cultura di questi luoghi è davvero un grande messaggio di speranza per questa comunità e riserva naturale”.
Protagonisti di questo racconto sono stati i frutti invernali: simboli di parsimonia e lungimiranza valori che ancora oggi rappresentano la storia e il futuro di questa Vallata, ferita ma non fermata dal sisma.

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