Alle 05.11 di questa mattina la terra è tornata a tremare nel Centro Italia per una scossa di terremoto che l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) ha localizzato in provincia di Macerata, a 2 chilometri da Muccia. Il terremoto di magnitudo 4.7 (Mw 4.6) ha avuto ipocentro a 9 chilometri di profondità. I comuni più vicini all’epicentro, oltre a Muccia, sono Pieve Torina e Pievebovigliana. Secondo quanto comunicato dal Dipartimento della Protezione civile, in costante contatto con le strutture regionali, «dalle prime verifiche effettuate al momento non sono stati segnalati danni a persone o cose». In realtà a Muccia è crollato il piccolo campanile della chiesa mentre di “notevoli ulteriori danni” rispetto alle scosse che si susseguono dal 2016 ha parlato il sindaco di Pieve Torina che ha disposta la chiusura delle scuole.

Mentre per controlli, in via precauzionale, Trenitalia ha deciso a scopo di sospendere la circolazione lungo la linea ferroviaria Civitanova Marche-Macerata per effettuare i rilievi sulla tenuta della strada ferrata e le scuole a Pieve Torina sono state immediatamente chiuse, arriva la “voce” di monsignor Francesco Giovanni Brugnaro, arcivescovo della diocesi di Camerino-San Severino Marche, a prestare un segnale di incoraggiamento in questi attimi così concitati. «La scossa stamane è stata fortissima – commenta al telefono il presule -, a Camerino l’abbiamo avvertita purtroppo in modo netto, il sindaco ha chiuso l’accesso alla zona rossa e la gente è stata invitata ad allontanarsi dalle proprie abitazioni, sia da quelle poche rimaste agibili, sia dalle Sae: stando alle prime notizie, infatti, anche le strutture provvisorie hanno riscontrato danni all’interno».

L’arcivescovo Brugnaro si fa comunque interprete di un messaggio di speranza e di vicinanza alla sua gente ormai lungamente stremata dagli eventi sismici che, dall’estate 2016, stanno mettendo a dura prova l’entroterra delle Marche. «So che è venuta a mancare l’elettricità in diversi punti – prosegue -, saranno attivati i punti di accoglienza per ospitare chi ne ha bisogno e proprio ora sto raggiungendo i sindaci e la commissaria alla ricostruzione Paola De Micheli che ovviamente si è precipitata qui per verificare la situazione. Quel che mi preme dire alla popolazione è di guardare avanti con coraggio e di non cedere allo sconforto. Anche se eravamo stati in qualche modo allertati, l’antica paura è tornata velocemente a bussare alle nostre porte, con indiscussa sorpresa. Facciamoci però forti dell’esperienza passata e confidiamo in questa inaspettata ma tempestiva reazione al nuovo evento sismico: la primavera, con il tempo più clemente, possa essere dalla nostra parte, il Signore non ci abbandonerà».

Per quanto riguarda la Diocesi Macerata dopo la scossa di questa mattina sono in corso accertamenti in tutte le chiese e negli edifici parrocchiali. Purtroppo non mancano cadute di calcinacci e aggravamento delle lesioni in alcune chiese già dichiarate inagibii, si attendono aggiornamenti.

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