“Siamo giù, siamo giù, no, siamo up!”. Questo il grido dei 12 bambini che hanno allietato per cinque giorni, dal 3 al 7 luglio, la parrocchia di San Francesco di Macerata. Un grido di gioia, di entusiasmo, di curiosità, di quella vitale energia di cui i bambini sono sempre capaci. Dodici bambini, non una folla, ma un piccolo gruppo, un numero che richiama la scelta che secoli fa un altro uomo ha fatto camminando per tre anni, con i suoi compagni di viaggio. La scelta della piccolezza appunto. E anche noi, animatori delle due parrocchie di unità pastorale, San Francesco e Buon Pastore, abbiamo intrapreso uno stesso viaggio, facendoci piccoli tra i piccoli, guidati dalle orme preziose di Madre Teresa. Sono stati giorni speciali, fatti di semplice condivisione, gioco, canto, recitazione, attività artistiche e creative di ogni tipo, pranzo condiviso. Ma soprattutto di ascolto e preghiera.

I bambini prima di tutto, e prima di tutto un’attenzione a farli star bene, in un’amicizia paziente e attenta, che se autentica sa trasmettere la presenza bella di Dio. Abbiamo iniziato con una celebrazione eucaristica il 3 luglio, condivisa con tutta la comunità, insieme ai bambini e ai loro genitori. Abbiamo chiesto a tutti i presenti di accompagnarci in questa bella avventura che sapevamo poteva portare frutto solo se dentro la grazia del Signore. E così è stato. Ogni giorno scandito dalle lodi, dai consigli di Madre Teresa, che si presentava ai bimbi con un video appositamente preparato, e dalla preghiera finale in cappellina, ci ha permesso di conoscere quanto è grande l’opera di Dio se a Lui apri il cuore. Il tutto condito da momenti di artistica creatività, guidati sapientemente da un’insegnante di arte che ha messo a disposizione la sua umile e ricca competenza, e prove per uno spettacolo che è stato il fiore all’occhiello del pomeriggio finale condiviso con i genitori.

Tanti animatori, cuochi, giovani e meno giovani si sono avvicendati e impegnati con dedizione e semplicità, creando insieme quel clima di famiglia che ha attraversato tutta l’esperienza. I bambini sono un miracolo vivente, basta lasciarli avvicinare al Signore perché esprimano tutta la loro bellezza. Leggerezza, sorriso, ascolto e coraggio sono le parole che ci hanno guidato, e che, dalle preghiere dei bambini nella messa finale, sono rimaste scolpite nei loro cuori insieme al gusto di sentirsi amici, nella fatica dell’incontro, nella gioia di un sorriso, che fa sentire meno soli.

Il lancio di palloncini colorati il sabato 7, a conclusione dello spettacolo con cui i bambini hanno abilmente raccontato pezzi di storia di madre Teresa, è stato proprio il simbolo evidente di questa magica settimana, in unità pastorale: con gli occhi alzati al cielo abbiamo tutti ripetuto quanto è bello sentirsi “up”, sentirsi persone piene di coraggio, di leggerezza, di ascolto e di capacità di sorridere sempre alla vita. Con l’augurio di vivere così tutta l’estate, con la Messa e la cena finale ci siamo salutati, cercando nel cuore un nuovo appuntamento “sei up”.

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