Il Teatro Politeama di Tolentino ospita in questi giorni la “residenza creativa” di Masako Matsushita e Gruppo Nanou per la preparazione dello spettacolo Trusted devices che porta in scena le modifiche nel corpo e nelle abitudini prodotte dalla tecnologia, sempre più presente nella nostra quotidianità. Martedì 25 settembre alle ore 21 il pubblico è invitato a partecipare a una prova aperta a ingresso gratuito dove assistere allo sviluppo del processo creativo e, a seguire, a un momento di confronto e approfondimento con gli artisti curato da AMAT.

L’iniziativa è realizzata nell’ambito di AbitiAMO le Marche, un progetto promosso da MiBAC, AMAT e Consorzio Marche Spettacolo che intende sostenere la ricostruzione per le comunità colpite dal sisma, attraverso la promozione dello spettacolo dal vivo, nella consapevolezza del ruolo primario che la cultura può svolgere per favorire la coesione, rinnovare l’identità e promuovere la crescita personale. Negli ultimi anni, le residenze creative hanno rappresentato nelle Marche una delle reali novità delle arti performative e non solo: luoghi e tempi dedicati alla ricerca, alla produzione e soprattutto all’incontro con la comunità ospitante, chiamata ad essere partecipante attiva del processo creativo.

Trusted Devices è una visione di apertura/confronto sulla società attuale in relazione allo spazio virtuale vs reale. “Il linguaggio danzato – si legge nelle note allo spettacolo – è frutto di una pratica basata sull’integrità del movimento, delle funzionalità anatomiche del corpo connesse al contenuto emozionale individuale. Fluidità e respiro. C’è una relazione profonda tra mente, corpo e tecnica. Più specificamente, tra mente, movimento e tecnologia, dove quest’ultima è il mezzo di espansione delle capacità espressive del corpo in relazione all’intelletto. È un medium nel vero senso del termine, cioè un mezzo di conoscenza del reale e amplificazione delle capacità umane di accedere a questa conoscenza. La relazione, tutta personale, di mente-corpo-tecnica si arricchisce di un quarto particolare quando la reazione è di gruppo. Ovvero, il contesto. E ogni contesto necessità di uno schema e di codici per condividere le informazioni e comunicare al suo interno”.

Masako Matsushita, coreografa e danzatrice indipendente italo-giapponese, connette culture e strutture generando territori e atmosfere nei quali agire e riflettere. Dopo aver frequentato il corso di teatro danza presso la Scuola Paolo Grassi a Milano e conseguito il BA (Hons) Dance Theatre al Trinity Laban Conservatoire of Music&Dance di Londra nel 2012, ha lavorato e collabora con alcune realtà dedite alle arti contemporanee più rilevanti del panorama nazionale e internazionale.

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