Si avvia alla chiusura la seconda edizione di Sibillini Live, il festival itinerante organizzato da Arci Marche in collaborazione con Comuni, associazioni e artisti locali e nazionali e sotto la direzione artistica di Musicamdo, nato nell’ambito dell’Accordo di Programma Mibac – Regione Marche per i progetti e le attività culturali nei territori della Regione interessati dagli eventi sismici del 2016.
Sabato 2 febbraio, infatti, sarà la volta di uno dei più importanti musicisti della musica popolare europea, Ambrogio Sparagna. Dopo le tappe di Macerata, Camerino, San Ginesio, Belforte del Chienti, Mogliano, Gualdo, Amandola, Monte San Martino, Montegiorgio, Fabriano e Tolentino, il festival, grazie alla collaborazione preziosa con il Comune di San Severino Marche, approda al Teatro Feronia con uno spettacolo, come sempre, ad ingresso gratuito sino ad esaurimento posti.

“Il Viaggio di Giuseppantonio”, questo il nome dello spettacolo con inizio alle ore 21.30, esplora la tradizione musicale di area italiana attraverso una serie di brani tradizionali ed altri originali composti da Ambrogio Sparagna accompagnato da una piccola orchestrina di strumenti che vanno dall’organetto alla conchiglia, dai tamburelli ai cucchaim, dalla ghironda al violino a tromba.
Il filo conduttore è il mitico viaggio emigrante di Giuseppantonio e dai suoi compagni musici, raccontato da Sparagna “con parole e musiche”, tra serenate e ballate, ninne nanne e tarantelle d’amore, ritmi frenetici e saltarelli sempre attenti a coinvolgere il pubblico e farlo “camminare” sulla musica.
In conclusione, uno spettacolo per far conoscere il repertorio folk italiano attraverso una modalità di spettacolo vivace e coinvolgente da uno degli autori più importanti del genere.

Il festival nato con l’obiettivo di rafforzare i legami sociali e i tessuti culturali di quei luoghi e di quelle popolazioni colpite duramente dal terremoto, quest’anno adotta il claim della campagna Arci Nazionale “Più cultura, meno paura”, e lavora sulla proposta culturale per combattere la paura, ovunque si annidi con il fine di riportare i luoghi colpiti irrimediabilmente dal sisma ad essere fucine di cura delle anime e della socialità, tessuti produttivi di giovialità e cultura, riserve di benessere e di convivialità. La serata è ad ingresso libero e gratuito sino ad esaurimento posti. Le porte del teatro si apriranno alle 20.30.

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