Pubblichiamo l’editoriale apparso sul sito dell’Unità Pastorale Immacolata – Santa Croce a firma di Luigi Taliani sull’Esortazione Apostolica di papa Francesco «Christus vivit».


Firmata lunedì 25 marzo nella Santa Casa di Loreto e indirizzata ai ragazzi «e a tuto il popolo di Dio» Francesco pubblica «Christus vivit», l’esortazione apostolica post-sinodale.

Il documento composto di nove capitoli divisi in 299 paragrafi, il Papa si sofferma sull’“ambiente digitale” che ha creato un “nuovo modo di comunicare” e che “può facilitare la circolazione di informazione indipendente”.

E ancora: “I giovani sentono fortemente la chiamata all’amore e sognano la persona giusta con cui formare una famiglia”. Dio ha creato la sessualità, che è un suo dono, e dunque “niente tabù”. Si è ispirato alla ricchezza delle riflessioni e dei dialoghi del Sinodo. Da indicazioni chiare alla pastorale giovanile che non può che essere sinodale cioè di dar forma a un “camminare insieme” e comporta di due grandi linee di azione: la ricerca e la crescita. Deve essere “popolare, più ampia e flessibile, che stimoli, nei vari luoghi in cui si muovono concretamente i giovani, quelle guide naturali e quei carismi che lo Spirito Santo ha già seminato tra loro”.

Inoltre “non fare progetti che isolino i giovani dalla famiglia e dal mondo, o che li trasformino in una minoranza selezione e preservata da ogni contaminazione”. Servono “progetti che li rafforzino, li accompagnino verso l’incontro con gli altri, il servizio generoso, la missione”.

“No ad una Chiesa concentrata su se stessa ma che rifletta soprattutto Gesù Cristo. Quindi riconosca con umiltà che alcune cose concrete devono cambiare. Si riconosce che ci sono giovani i quali sentono che la presenza della Chiesa come fastidiosa e perfino irritante. […] Un atteggiamento che affonda le sue radici anche in ragazzi seri e rispettabili: gli scandali sessuali ed economici, l’impreparazione dei ministri ordinati che non sanno intercettare adeguatamente la sensibilità dei giovani; il ruolo passivo assegnato ai giovani all’interno della comunità cristiana la fatica della Chiesa di rendere ragione delle proprie posizioni dottrinali ed etiche di fronte alla società”.

Il Papa evidenzia la disoccupazione giovanile come problema prioritario annuncia come dopo il diluvio c’è “La buona notizia” sottolineando come il vero amore è appassionato.

Eleva a Dio questa preghiera Papa Francesco: “Chiediamo al Signore che liberi la Chiesa da coloro che vogliono invecchiarla, fissarla nel passato, fermarla, renderla immobile”.

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