di Emanuele Severini *
Anche nel 2019 prosegue l’attività dell’Emporio della Solidarietà di Macerata, azione promossa dalla Caritas diocesana in partenariato con il Comune di Macerata, le Acli–Punto famiglia di Macerata, il Gruppo di volontariato vincenziano (Gvv) di Macerata, l’associazione Centro di Ascolto e di prima accoglienza ed i centri di ascolto delle parrocchie maceratesi.
Avviato nel 2015 e giunto quindi al suo quarto anno di attività, l’Emporio ha accolto dalla sua apertura 415 famiglie per un totale di quasi 1.600 persone ammesse e seguite in un percorso di accompagnamento verso la fuoriuscita dallo stato di bisogno.
Essere ammessi al percorso dell’Emporio non significa solamente avere la possibilità di “fare spesa” gratuitamente ogni mese attraverso una tessera a punti che viene consegnata alla famiglia, ma significa anche ricevere un aiuto nel tentare di rispondere ai bisogni che hanno portato alla richiesta di aiuto: disoccupazione, sfratto, debiti, dipendenze, ecc.
In questo aspetto in particolare è importante il lavoro di analisi della situazione e progettazione dell’intervento fatto in sinergia tra Caritas, Servizi sociali del Comune e le associazioni partner del progetto (ad esempio le Acli e tutto il ventaglio di servizi che offre).
Il percorso di accompagnamento è strutturato in step semestrali, al termine dei quali si va a verificare se il percorso di fuoriuscita dallo stato di bisogno è seguito dalla famiglia beneficiaria e se sta funzionando.
Ad oggi molte famiglie che avevano iniziato il loro percorso all’Emporio, non lo frequentano più: o perché hanno risolto i problemi che le affliggevano e si sono allontanate autonomamente, o perché ritenute dalla Commissione di valutazione non più bisognose dell’accompagnamento.
In questa maniera è possibile dare spazio e attenzione a nuove domande di aiuto, senza cronicizzare gli interventi su utenti che altrimenti rischiano di diventare, senza un giustificato motivo, “storici”.
È ovvio che in casi di cronicità conclamata (cioè l’impossibilità di fuoriuscire dallo stato di bisogno per difficoltà oggettiva), l’accompagnamento prosegue anche nel medio–lungo periodo.
Negli ultimi mesi l’accesso all’Emporio di Macerata è stabile e si attesta sulle 120–130 famiglie mensili: un dato in linea se non superiore a quello degli altri empori presenti nella nostra Regione.
A tal proposito, nelle scorse settimane Caritas Marche ha avviato un “Coordinamento Empori” regionale, al cui tavolo di lavoro partecipa la realtà del nostro Emporio (insieme a quelli di Ancona, Osimo, Jesi, ecc.). Il coordinamento sarà utile per confrontarsi sulle problematiche rilevate e sulle soluzioni migliori da adottare, oltre che per attuare una sinergia ed un’ottimizzazione a livello regionale nei contatti con gli enti (con l’avvio di collaborazioni di più ampio respiro) e con i fornitori (miglioramento di preventivi).
È importante ricordare che i prodotti che si trovano all’interno dell’Emporio di Macerata sono in parte prodotti Agea (l’Agenzia governativa per le erogazioni in agricoltura) forniti gratuitamente attraverso il Banco delle Opere di Carità; in parte sono prodotti derivanti da collette (vedi quella del mese di marzo scorso) e donazioni; per il resto sono acquisti effettuati con fondi dell’8xmille alla Chiesa cattolica che riceviamo da Caritas Italiana in seguito ad approvazione di specifici progetti da noi presentati.
Questi fondi hanno permesso di ampliare molto il paniere di prodotti Agea, acquistando ulteriori tipologie di alimenti, prodotti freschi di zona, surgelati, prodotti per l’igiene personale e della casa, articoli di cartoleria.
Novità degli ultimi giorni è la possibilità di trovare all’Emporio anche alcuni farmaci da banco, frutto di una nuova collaborazione avviata con il Banco Farmaceutico che ha effettuato una colletta nelle farmacie lo scorso mese di febbraio: medicinali prelevabili tramite la card dell’Emporio unitamente alla ricetta bianca del medico.
* Responsabile Progetto Emporio della Solidarietà Macerata