Domenica prossima, 26 maggio, sarà l’election day. In concomitanza con le elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo, si voterà in Italia anche per eleggere numerosi sindaci e consiglieri comunali.

In provincia di Macerata circa un quarto degli elettori sono interessati contemporaneamente alle due votazioni (europee e comunali). I Comuni chiamati al rinnovo delle amministrazioni locali sono in tutto 38 su 55.

Dieci di questi comuni appartengono al territorio della Diocesi di Macerata. La città più grande è Recanati, unico centro con oltre quindicimila abitanti, dove la legge elettorale prevede la possibilità di fare ricorso ad una votazione suppletiva di ballottaggio qualora nessun dei candidati alla carica di sindaco raggiunga il 26 maggio la maggioranza assoluta dei voti validi. In considerazione che nella città leopardiana sono ben cinque i candidati alla carica di primo cittadino, tale possibilità è assai concreta. Gli elettori recanatesi dovranno scegliere tra Graziano Bravi, sostenuto da sei liste (PD, Recanati nel mondo, Cittadini per Recanati, Su la testa, Siamo Recanati, Valore Futuro); Antonio Bravi, appoggiato da cinque liste (Vivere Recanati Fiordomo, Uniti per Antonio Bravi, Recanati insieme, Idee in comune, Infinito sport); Simone Simonacci, candidato da quattro liste (Lega, In comune, Recanati Migliore, Fratelli d’Italia); Massimiliano Grufi (Udc, Forza popolare, Costituente popolare, Progetto Recanati); Stefano Gurini (Movimento 5 Stelle).

Gli altri due maggiori comuni del territorio diocesano dove si rinnova l’amministrazione civica sono Cingoli e Treia. Nella città “Balcone delle Marche” sono in competizione: Michele Vittori (Centro destra civico), Francesco Pacetti (Centro desta per Cingoli) e Raffaele Consalvi (Uniti per Cingoli). Tre sono i candidati sindaco anche nel paese del “Gioco della palla al bracciale”: Franco Capponi (Treia 2030), Vittorio Sampaolo (Prima Treia), Massimo Medei (Democratici per Treia).

Gli altri sette comuni al voto sono Appignano, Colmurano, Montecassiano, Montefano, Montelupone, Pollenza e Urbisaglia, ognuno con un numero di candidati alla carica di primo cittadino che varia da uno a tre. Ecco chi sono e i nomi delle rispettive liste di sostegno.
Appignano: Luca Buldorini (Su la testa Appignano), Mariano Calamita (Costruiamo insieme), Vittoria Trotta (Vivere Appignano);
Colmurano: Mirko Mari (Insieme per Colmurano);
Montecassiano: Leonardo Catena (Montecassiano cambia), Claudio Carbonari (Centro destra unito per Montecassiano);
Montefano: Angela Barbieri (Progetto in comune), Anastasia Accattoli (Montefano domani);
Montelupone: Pietro Quatrini (Progetto Montelupone), Rolando Pecora (Bene comune);
Pollenza: Antonello Romagnoli (La Pollenza che vorresti), Mirko Salvatori (Insieme possiamo), Mauro Romoli (Con la gente);
Urbisaglia: Paolo Francesco Giubileo (Insieme per Urbisaglia).

Degli altri 28 comuni al voto, solo Potenza Picena (tre sono i candidati a sindaco) conta più di quindicimila abitanti, con possibilità quindi di dover far ricorso al ballottaggio. Tutti gli altri sono centri più piccoli dove viene subito eletto il candidato sindaco che otterrà il maggior numero di voti.

Complessivamente nei trentotto comuni maceratesi chiamati a rinnovare le amministrazioni civiche sono quasi 1.300 i cittadini che aspirano ad un seggio in consiglio comunale. Nella sola città di Recanati sono state presentate ben 20 liste con 311 candidati in lizza per ricoprire i 16 posti disponibili nel consiglio comunale. A Potenza Picena ci sono sei liste e 96 aspiranti alla carica di consigliere.

La situazione è molto differente tra un comune e l’altro. In molti casi è stato difficile trovare candidati disponibili ad assumersi la responsabilità di amministrare il comune per i prossimi cinque anni. L’esempio più evidente è dato da Colmurano, Fiuminata, Gualdo, Pioraco ed Urbisaglia dove c’è un solo candidato alla carica di sindaco ed una sola lista di candidati a consigliere comunale. Per loro l’unico “avversario” da battere è l’astensionismo, poiché l’elezione si concretizza solo con la partecipazione al voto di almeno la metà più uno degli elettori.

I comuni con un solo candidato sindaco sarebbero stati addirittura otto qualora a Cessapalombo, Camporotondo di Fiastrone e Poggio San Vicino non si fosse presentata “a sorpresa” una seconda lista composta da candidati non residenti e addirittura originari per la quasi totalità di località del sud Italia. Trattandosi di comuni piccoli, tutti con meno di mille abitanti e dove per la presentazione delle liste non occorrono sottoscrizioni di elettori del posto, l’ingresso in consiglio comunale per almeno tre candidati di queste liste diventa pressoché un automatismo. Il fenomeno, presente anche in altri comuni del centro Italia, ha destato preoccupazione e “sospetti”, tanto da indurre un parlamentare reatino, Alessandro Fusacchia, a depositare lo scorso 27 marzo alla Camera dei deputati una proposta di legge (la n. 1706) che ha per titolo “Modifiche all’articolo 3 della legge 25 marzo 1993, n. 81, concernenti il numero delle sottoscrizioni per la presentazione delle liste di candidati al consiglio comunale e alla carica di sindaco nei comuni con popolazione inferiore a 1.000 abitanti”.

Dei comuni che non compresi nel territorio della nostra Diocesi, due candidati sindaco con altrettante liste per il consiglio comunale sono “in corsa” ad Apiro, Belforte del Chienti, Caldarola, Camerino, Loro Piceno, Matelica, Montecavallo, Montecosaro, Pieve Torina, Ripe San Ginesio, Sarnano, Sefro, Serrapetrona, Serravalle di Chienti e Visso.

Sono tre i candidati a sindaco, con altrettante le liste, presenti a Castelsantangelo sul Nera, Fiastra, Mogliano, Monte San Giusto, Monte San Martino, Sant’Angelo in Pontano.

Gli altri diciassette comuni della provincia di Macerata, dove domenica 26 maggio si voterà solo per le elezioni europee, saranno chiamati a rinnovare le rispettive amministrazioni comunale in modo scaglionato nei prossimi anni, a partire dal 2020 quando sarà il turno di Macerata e Petriolo. Nel 2021 sarà la volta di Bolognola, Castelraimondo, Esanatoglia, Morrovalle, Muccia, Porto Recanati e San Severino Marche. A Civitanova Marche, Corridonia, Tolentino e Valfornace si voterà nel 2022 e l’anno successivo a Gagliole, Penna San Giovanni, San Ginesio e Ussita.

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