Linizio di un nuovo anno scolastico rappresenta sempre un momento di passaggio. Per gli studenti è la fine delle vacanze estive e il ritorno a quello che deve essere il loro principale impegno quotidiano, lo studio. Per i docenti e il personale scolastico è il ritrovare alunni e colleghi, ma spesso anche incontrarne di nuovi, nuove intere classi o addirittura ritrovarsi in istituti completamente diversi rispetto al passato. Per le famiglie è il ritorno ad una organizzazione quotidiana che deve tener conto delle esigenze scolastiche dei propri figli. Per le istituzioni scolastiche ed amministrative è il “collaudo” del lavoro svolto durante l’estate per preparare al meglio l’organizzazione didattica o logistica del nuovo anno scolastico, tenendo presenti le difficoltà emerse nel passato e le esigenze rappresentate dalle contingenze del momento.
Per molti, inoltre, sia tra gli alunni, i docenti ed il personale scolastico, sia per le famiglie, il nuovo anno scolastico può rappresentare addirittura il debutto assoluto in un “mondo nuovo”, quello della scuola, che per la prima volta deve essere affrontato.
Per tutti, quindi, l’inizio di un nuovo anno scolastico è un momento di riflessione. È l’occasione per riflettere sul proprio ruolo e sul ruolo della scuola come istituzione. Ma non lo è solo per chi nella scuola vive o per la scuola lavora. Lo è anche per le tante persone che con la scuola non hanno più a che fare, o perché sono ormai immersi da tempo nel mondo del lavoro o perché non hanno più figli in età scolastica. Anche loro non debbono disinteressarsi perché il sistema scolastico è un pilastro su cui poggia la nostra società. Questa generazione è già parte della società di oggi e le generazioni future rappresenteranno la società di domani. Tanto più i giovani troveranno nella scuola un efficace periodo di crescita formativa, tanto più avremo una società migliore.
La scuola, quindi, responsabilizza tutti, studenti, docenti, dirigenti e personale scolastico, famiglie ed istituzioni. Ognuno deve sentirsi non controparte, ma parte di un sistema che per funzionare al meglio deve ricevere il fattivo contributo di ognuno.
Anche le Province e i Comuni sono “parte” del sistema scolastico. Ad essi l’organizzazione statale affida il delicato compito dell’edilizia scolastica, dell’efficienza e della sicurezza degli edifici. Scuola dell’infanzia e dell’obbligo affidata ai Comuni, istituti superiori di competenza delle Province. Un impegno complesso che da anni deve far continuamente i conti con due principali problemi, molto spesso di difficile soluzione: la sempre maggiore carenza di finanziamenti e l’articolazione della popolazione scolastica. La carenza di fondi non richiede troppe spiegazioni, mentre l’altro aspetto necessita diuna riflessione. La popolazione scolastica complessiva da anni non cresce, anzi, tende a diminuire. Il calo annuale delle nascite già si fa sentire nelle scuole primarie e i suoi riflessi arriveranno inevitabilmente nei prossimi anni alle scuole superiori. Queste ultime, inoltre, da anni ci hanno abituato ad altalenanti ondate di flussi studenteschi. Periodi in cui sono cresciuti gli istituti tecnici e periodi, come gli attuali, in cui i licei incontrano il favore dei nuovi iscritti. A questo aspetto, che già di per sé non agevola una programmazione a lungo termine, si è aggiunta la frammentazione degli indirizzi scolastici all’interno degli stessi licei e istituti tecnici. Questa articolazione all’interno dei singoli istituti scolastici comporta la necessità di maggiori spazi anche quando la popolazione scolastica non aumenta.
La Provincia di Macerata ha affrontato e continua ad affrontare queste problematiche con impegno e con il coinvolgimento delle altre istituzioni, in primo luogo quelle scolastiche. Complessivamente il patrimonio edilizio degli istituti di pertinenza della Provincia comprende n. 48 edifici dislocati in 11 Comuni. Per il loro funzionamento, compresa l’ordinaria manutenzione, la spesa annua media ammonta a 3 milioni e 750 mila euro, cui vanno aggiunti i fondi per opere straordinarie che al momento – per gli interventi in corso o di imminente avvio – ammontano a 5 milioni e 195mila euro, escluse le nuove costruzioni.
Come presidente delle Provincia mi sento parte del sistema scolastico provinciale e chiedo a tutte le altre componenti la massima collaborazione per risolvere ogni problema e migliorare tutti insieme “la nostra scuola” per il bene di questa e delle future generazioni. Rivolgo un cordiale in bocca al lupo a tutti gli studenti e un augurio di buon anno scolastico a tutti i docenti, i dirigenti (in modo particolare ai nuovi che hanno appena assunto servizio) e al personale tecnico-amministrativo. A tutti esprimo l’invito a concentrare il proprio impegno sull’anno scolastico che inizia, ma anche l’augurio che quanto sarà seminato possa essere frutto per gli anni futuri.

Antonio Pettinari
Presidente della Provincia di Macerata

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