Siamo di nuovo allo start, pronti per la partenza: il 22 settembre prende ufficialmente avvio il nuovo anno pastorale che sarà tutto dedicato alla Visita pastorale del vescovo in Diocesi. Infatti dopo aver visitato i sacerdoti più lontani in Argentina, Irlanda, Taiwan e Cina ora il nostro Pastore si appresta a visitare le nostre comunità, le nostre realtà locali. Ripartire insieme al nostro pastore e ai nostri sacerdoti è ritornare all’inizio della storia della Chiesa. In Atti degli Apostoli ci viene ricordata l’importanza dello stare insieme, del pregare, dell’ascolto della Parola e della condivisione fraterna.
Questi sono i tratti che anche quest’anno caratterizzeranno l’apertura dell’Anno Pastorale. Il ritrovo sarà a Porto Recanati, che per la prima volta accoglierà questo evento; ascolteremo la Parola del nostro Vescovo, che ci offrirà una meditazione biblica sul senso della Visita pastorale diocesana, e pregheremo insieme con lui: è il Signore, Buon Pastore che va a visitare il suo popolo. Proprio l’immagine del Buon Pastore, tratto dal Sarcofago di San Catervo di Tolentino, è stata scelta come la figura che campeggerà su tutte le nostre chiese a ricordarci che è proprio il Signore che sta visitando il nostro territorio, sollecitandoci a pregare gli uni per gli altri.
L’appuntamento di Porto Recanati avrà come segno il ritrovarsi in un luogo pubblico, aperto, l’oratorio cittadino e l’Arena Beniamino Gigli, per testimoniare insieme, pubblicamente la nostra fede e annunciare Cristo Risorto. Sarebbe bello ogni anno ritrovarci pellegrini nelle piazze dei centri della nostra Diocesi per vivere insieme il momento significativo della partenza dell’anno ecclesiale. Momento che non deve vedere la Chiesa ripiegata su di sé, a piangere per le cose che non vanno, ma la deve inviare a tutte le periferie, per annunciare nuovamente e in modo nuovo la presenza viva di Gesù.
Anche il logo che è stato pensato dal Vescovo per la Visita pastorale è molto significativo: la barca con i colori del mare e delle colline ricorda che la nostra Diocesi è distesa in un territorio che va dal mare ai monti ma resta comunque e sempre un’unica Chiesa locale che cammina insieme seguendo il suo Pastore. Sulla vela della barca si staglia il simbolo di Cristo perché è Lui, sempre e solo Lui che guida la Sua Chiesa tra i marosi di questo tempo e in cima all’albero c’è la croce, unico vanto dei cristiani (cfr Gal 6,14).
L’Anno Pastorale sarà importante per tutte le nostre comunità ecclesiali per fare il punto della situazione, tirare qualche somma, correggere qualche tiro, ma soprattutto per riscoprire il valore della nostra consacrazione battesimale e del nutrimento necessario che ci è offerto dalla Parola di Dio e dai Sacramenti: strumenti di grazia che ci permettono di annunciare nuovamente il Kerygma di Gesù Signore.
Con gioia allora partecipiamo a questo momento ecclesiale che segna l’unità e la sinodalità di cui tanto parliamo e che tanto facciamo fatica tutti a vivere e testimoniare.