(Bruxelles)
Ottobre vede l’avvio del Mese europeo della cibersicurezza, coordinato dall’Agenzia dell’Unione europea per la cibersicurezza (Enisa) e dalla Commissione europea con il sostegno degli Stati membri. “L’edizione 2019 della campagna affronta – chiarisce una nota – diversi temi che riguardano la necessità di cambiare i comportamenti e individua occasioni per aiutare gli utenti a riconoscere i rischi delle nuove tecnologie”. Il primo tema comprende “le sane abitudini di base, una specie di ‘igiene cibernetica’: la metafora dell’igiene serve a trasmettere informazioni sulle buone abitudini in fatto di cibersicurezza nelle nostre azioni quotidiane. Acquisire sane abitudini di cibersicurezza può migliorare la padronanza dell’uso dei dispositivi, che si tratti di un computer, uno smartphone, un dispositivo indossabile o qualsiasi altro apparecchio collegato a internet”. Il messaggio principale che si vuole trasmettere è che la cibersicurezza è una sana abitudine che si acquisisce fin dalla giovane età ed entra a far parte della routine quotidiana che ci accompagnerà per tutta la vita. “Il secondo tema riguarda la ‘Tecnologia emergente’ e riconosce l’importanza di tutelare la sicurezza sia degli utenti sia dei loro nuovi gadget e dispositivi tecnologici. La tecnologia si evolve rapidamente ed è importante interrogarsi sulle impostazioni di sicurezza e di tutela della privacy in occasione di ogni nuovo acquisto”.

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