Cerimonia di inaugurazione di due stalle a Ussita e ad Amatrice, consegnate a Silvia Bonomi e ad Amelia Nibi, ricostruite grazie alla campagna di Legambiente ed Enel. Affisse nelle due strutture nuove ci sono infatti le targhe di Alleva la Speranza con i ringraziamenti ai donatori che hanno sostenuto in modo più significativo la ricostruzione dei ricoveri per i loro animali.
Silvia e Amelia sono le prime due allevatrici che hanno beneficiato della campagna di crowdfunding di Legambiente ed ENEL, sviluppata sulla piattaforma PlanBee, per sostenere le aziende di allevatori del centro Italia dopo il terremoto del 2016. “Insieme a loro abbiamo sviluppato progetti di raccolta fondi per altre 6 imprenditrici e imprenditori che hanno scelto di continuare a lavorare nelle loro terre, contribuendo così a tenere vive le comunità in cui vivono – ha dichiarato Enrico Fontana, della segreteria nazionale di Legambiente e responsabile della campagna- ed è importante il sostegno ricevuto da cittadini, imprese consorzi, associazioni e gruppi di acquisto solidali. Grazie alle loro donazioni e al contributo di Enel e Legambiente oggi Silvia e Amelia hanno una ragione in più per continuare a resistere, in una situazione difficile anche per i ritardi nella ricostruzione”.
Silvia Bonomi a Ussita, un piccolo comune della provincia di Macerata, alleva pecore sopravissane, una razza preziosa per la sua lana e a rischio di scomparsa. Grazie ai fondi di Alleva la Speranza ha potuto realizzare una stalla, secondo criteri antisismici, per proteggere il suo gregge dal freddo e dalla neve dei mesi invernali.
“La rete di solidarietà e il coraggio di questi allevatori sono due elementi fondamentali per ricostruire insieme il nostro Appennino – ha commentato Francesca Pulcini, presidente di Legambiente Marche-. La nostra montagna è indispensabile per la tenuta economica, sociale e ambientale di tutta la regione e solo attraverso il sostegno a imprenditori locali che ripartono dalla gestione del territorio e dalla sua sana valorizzazione saremo in grado di contribuire alla lotta ai cambiamenti climatici”.
Anche ad Amelia Nibi, titolare dell’Azienda Agricola Bio Casale Nibbi di Amatrice, è stata consegnata la targa con i nomi dei principali donatori che hanno reso possibile la realizzazione di del suo ricovero per bovini a pochi passi dal caseificio in cui si producono formaggi, mozzarelle e yogurt alla ricotta biologici.

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