Era martedì il 12 febbraio 1980: rientrata da scuola ricevetti una
telefonata da Benita Partenza allora presidente diocesana di Ac che
piangendo mi urlò: “Hanno ammazzato Vittorio” ….Vittorio chi? e poi
seppi…. Vittorio Bachelet già carissimo e illuminato Presidente
nazionale di Azione cattolica. Ma era sicura? si!!!! la avevano
chiamata personalmente dal Centro Nazionale a Roma.
Tutti eravamo sconvolti: un uomo tanto saggio e mite, un vero cristiano perché?
Ci riunimmo in chiesa in preghiera e poi tra noi decidemmo di
ricordare l’amico con la celebrazione di una Messa nella parrocchia di Santa Croce di Macerata.
Furono convocati tutti i Presidenti diocesani e gli aderenti e tutti
gli amici dei vari movimenti…poi perché no? il Sindaco e i politici
della città e poi i rappresentanti di Polizia, Carabinieri e Saram …e
osammo…anche il Presidente del Tribunale e quello della Provincia.
L’Ac, povera di mezzi era, però, ricca di senso dell’appartenenza e di
memoria: gli avvisi furono fatti dai telefoni a gettone o di casa e
tutti accettarono.
Officiò il vescovo mons. Carboni nella chiesa di santa Croce
pienissima di persone con bandiere e gonfaloni tra cui brillava la
bandiera celeste dell’Azione cattolica, conservata gelosamente nella
parrocchia di Madonna del Monte.
Mai come in quel giorno ci sentimmo vicini e partecipi, mai come in
quel giorno il sangue sparso di quell’Uomo giusto ci unì.