Riceviamo e pubblichiamo da Stefano Tordini, segretario generale Spi Cgil Macerata

Gli anziani sono e restano la fascia più debole oggettivamente meno organizzata e forte di fronte a questa situazione che stiamo vivendo: sono i più deboli rispetto agli attacchi del virus; lo sono per pregresse patologie, lo sono perché spesso soli e non autosufficenti per cui incapaci di gestirsi ed assistersi in maniera autonoma, lo sono perché appunto spesso affidati a strutture a cui rimettono cure ed attenzioni cioè spesso, la loro capacità di vita e di conservazione.

Non è ancora finito l’effetto di una sventura che ci portiamo dietro nel nostro territorio
provinciale come pensionati oramai da più di tre anni, cioè questo maledetto terremoto,
che ha inveito per la prima volta in questa che ne è risultata alla stesso modo la fascia più
debole e meno protetta che ha subito i peggiori sconvolgimenti affettivi, sociali, economici
e di sopravvivenza.

Ed ora di nuovo, questo Coronavirus per cui sempre più anziani e dipendenti delle Case di
Riposo e delle Residenze protette vengono contagiati. Continuano a mancare mascherine, calzar, camici e guanti. Il personale contagiato viene allontanato e quello rimasto in trincea rischia di non farcela più sia perché non può più contare sull’aiuto dei familiari sia perché chiamato a svolgere un lavoro assolutamente più gravoso in presenza di ospiti contagiati e malati.

Preoccupati per una situazione che rischia di andare rapidamente fuori controllo non possiamo che rivolgere un disperato appello alle autorità competenti ; Sindaci, Asur, Regione, Prefetto, affinché si provveda con urgenza alla sostituzione del personale, che sia garantita la presenza di medici ed infermieri, che si controlli che siano eseguite tutte le procedure di sanificazione e che nel contempo siano disponibili tutti i dispositivi di protezione individuale idonei alla presenza di ospiti contagiati.

Non sono solo richieste, è un sostenere un diritto alla vita per gli anziani e tutto il
personale a loro rivolto. Sono 13,8 milioni di persone in Italia secondo l’Istat gli over
65enni al 1° gennaio 2019 e rappresentano il 22,8% della popolazione totale; rappresentano un’Italia a rischio che dobbiamo in tutti i modi preservare proprio ora che ne
viene messa in pericolo una parte considerevole della sua sussistenza, storia, affetti e
valori non inferiori certo a quelli della cittadinanza tutta.

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