di Maria Chiara Biagioni

Subito una precisazione dopo che la notizia ha fatto il giro del mondo.
“Marianne Pohl-Henzen è stata effettivamente nominata alla successione di un vicario episcopale, ma come delegata episcopale. Non è pertanto ‘vicario episcopale’, nel senso che questo termine è legato alla legge canonica con caratteristiche proprie di un prete”. È mons. Charles Morerod, vescovo della diocesi cattolica di Losanna, Ginevra e Friburgo, a spiegare al Sir la nomina di Marianne Pohl-Henzen e le ragioni che hanno spinto la diocesi a scegliere una donna per coprire questo incarico. Marianne Pohl-Henzen è sposata, madre di tre figli e nonna di quattro nipoti. Ha alle spalle una solida formazione filosofica e teologica e da otto anni ha ricoperto l’incarico di vice del vicario episcopale del “Deutschfreiburg”. Dal 1° agosto, Marianne Pohl-Henzen sostituirà padre Pascal Marquard che lascia l’incarico, assumerà il ruolo di “delegata episcopale” per la parte di lingua tedesca della diocesi e in quanto tale sarà membro del Consiglio episcopale.
Interpellato dal Sir, il vescovo Morerod, per conto anche della Conferenza episcopale svizzera, spiega: “La signora Pohl-Henzen adempirà pertanto a tutti i compiti svolti dal suo predecessore, ad eccezione di quelli riservati a un sacerdote. Attualmente nella diocesi, ci sono un vicario generale e sei vicari episcopali; nella parte della diocesi di lingua tedesca (5% della popolazione), il più giovane sacerdote svizzero ha 60 anni: trovo difficile rimuovere dal suo ministero uno dei pochi sacerdoti che rimangono, per metterlo in un ufficio a fare un lavoro che la signora Pohl-Henzen, che era assistente del vicario episcopale, può fare meglio di lui. I compiti invece riservati al vicario episcopale possono essere facilmente eseguiti da un altro vicario per mio conto”. Alla domanda se la nomina di Marianne Pohl-Henzen vuole essere un “segnale” di maggiore apertura alle donne nella Chiesa, il vescovo risponde: “Non sappiamo quali siano le pratiche di ciascuna diocesi, ma la diocesi di Losanna-Ginevra e Friburgo ha già un gran numero di donne che occupano posizioni di responsabilità”. E sul contributo che le donne possono dare nel loro servizio alla Chiesa, Morerod osserva: “La complementarità dei punti di vista, tra uomo e donna, è sempre un vantaggio”.

Lascia un commento

  • La Foto (141)
  • Lavoro (175)
  • Macerata (1.504)
  • MenSana (27)
  • Missioni (22)
  • Mondo (1)
  • Montefano (12)
  • Musica (20)
  • News (2.978)
  • Politica (81)
  • Pollenza (47)
  • Pop Corn (31)
  • Programmi (23)
  • Quaresima (57)
  • Recanati (591)
  • Regione (314)
  • Reportage (28)
  • Rubriche (16)
  • Rugby (16)
  • Salute (240)
  • Scuola (417)
  • Sinodo (3)
  • Sisma (292)
  • Social (591)
  • Società (1.193)
  • Sport (531)
  • Tolentino (407)
  • Treia (272)
  • Unimc (253)
  • Video (2.023)
  • Volley (234)