“Condividiamo il dolore delle madri che piangono la perdita dei loro figli. E al tempo stesso partecipiamo al dolore delle madri dei prigionieri politici, delle madri che sono in lutto e di quelle che sono afflitte per i loro figli incarcerati in modo ingiusto e che ora stanno pregando per poterli riabbracciare nelle loro case”. Lo scrive l’arcidiocesi di Managua, attraverso la propria Commissione Giustizia e Pace, in occasione della Pentecoste, manifestando nel contempo il proprio appoggio al recente messaggio della Conferenza episcopale del Nicaragua (Cem), nel quale si dà la priorità, nell’attuale pandemia di Covid-19, alla tutela della vita.
L’arcidiocesi descrive con preoccupazione la situazione sanitaria ed economica del Nicaragua: “Assieme al popolo di Dio guardiamo con inquietudine al futuro incerto che si intravede per il nostro Paese, sia nel campo economico sia in quello sanitario. La sfiducia della popolazione per il sistema sanitario è manifesta, è molto meglio restare in casa. D’altra parte, il popolo risente dell’eccessivo aumento dei prezzi dei servizi di base (come l’energia elettrica e l’acqua potabile) e del carburante, fissati in modo arbitrario e disumano”. Apprezzamento, invece, “per lo sforzo che molti stanno facendo per mantenere l’occupazione dei propri lavoratori”.