di Sergio Fraticelli *

Il Centro missionario diocesano da alcuni anni propone un percorso rivolto a giovani e meno giovani, sui temi della mondialità e della prossimità nei confronti di chi si trova nel bisogno, anche in terre dove la povertà è ancora una sfida e un problema prioritario.

Tale proposta coinvolge persone, sia credenti, già inserite nella vita ecclesiale, come anche persone desiderose di farsi “prossimo” a chi si trova nel bisogno, anche senza una motivazione di fede.

Partendo da questa varietà, gli incontri (è prevista anche una convivenza di due giorni, sviluppi della pandemia permettendo) hanno l’obiettivo di creare, in uno stile fraterno e di accoglienza reciproca, una amicizia che si sperimenterà poi dentro una concreta esperienza missionaria (di un mese o di una settimana) all’estero.

Nel percorso, si approfondisce anche l’identità cristiana del missionario: questo per alcuni diventa occasione per interrogarsi sulla propria identità di fede (da ri-accogliere o approfondire).

Quest’anno, non sappiamo se i vari gruppi riusciranno a partire per le esperienze missionarie fuori dall’Italia (lo si verificherà durante il percorso); nel caso questo non sia possibile, saranno previste per questa estate proposte di “servizio missionario” sul nostro territorio, dove pure le emergenze non mancano.

* sacerdote, direttore del Centro missionario diocesano

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