dell’Équipe del Centro Missionario Diocesano

Èbastata una settimana al Centro di Ascolto e Prima accoglienza OdV di Macerata per comprendere quanto il mondo di ciascuno di noi sia piccolo di fronte alle storie di sofferenza, fuga, desiderio di futuro degli ospiti del centro. E soprattutto quali orizzonti inattesi si aprano nell’incontrare vite diverse, lontane e eppur così vicine.

Sul greto del fiume Fiastra, allAbbadia di Fiastra

“Vieni al centro?”, dopo l’esperienza di questi giorni la risposta è solamente una: sì grazie. Vengo, perché incontrare quel pezzetto di mondo, custodito dentro le mura dell’edificio che si erge sopra Rampa Zara, allarga il cuore. E un cuore che respira fa bene a tutti. Chi siamo? Un gruppetto di giovani e meno giovani che, terminato il cammino di formazione missionaria realizzato dalla scuola diocesana, ha scelto di lasciarsi coinvolgere nella proposta di servizio al Centro di Ascolto e Prima accoglienza OdV. Un’idea che è nata dentro l’Ufficio missionario diocesano per offrire uno spazio concreto di animazione e servizio missionario sul territorio. Nessuno poteva immaginare che in così poco tempo sarebbero nati legami profondi, nutriti di semplice quotidianità ma soprattutto di autentica condivisione.

Cena multietnica

La settimana di vita insieme iniziata martedì 20 luglio nel pomeriggio con giochi e attività di conoscenza, è proseguita il giorno successivo con la partecipazione alle pulizie della casa dove gli ospiti vivono. Un pomeriggio all’Abbadia di Fiastra, nell’oasi accogliente di don Alberto e don Rino, ha offerto a tutti un tempo di relax tra passi leggeri, chiacchierate e risate. Una mattinata al mare è stata l’occasione per festeggiare un compleanno scoperto per caso e le cena multietnica di sabato 25 ha trasformato l’esperienza di pochi in un’occasione gustosa di incontro per molti. Il pomeriggio del sabato trascorso in cucina a preparare cibi di varie nazionalità è stato un altro modo divertente per entrare in punta di piedi nella vita di ognuno.

Cena multietnica

Il 26 luglio al mattino, andiamo con alcuni ospiti del Centro di Ascolto e i volontari a visitare Palazzo Buonaccorsi, conoscere alcune “perle” della storia della nostra città aiuta certamente all’integrazione. Questo è stato possibile anche grazie alla disponibilità dell’amministrazione comunale che nella persona del Vice-sindaco Francesca d’Alessandro ha offerto gratuitamente l’accesso, e ci ha anche accompagnato nella visita.

Al palazzo Buonaccorsi

Un grazie speciale va sicuramente a Claudia e Tiziana che ci hanno fatto sentire fin da subito amici attesi, ma soprattutto a tutti gli ospiti. Incontrare i loro occhi e scambiarsi sorrisi ci ha fatto sentire una famiglia che cresce insieme. Dopo questa esperienza, salire Rampa Zara per andare al centro di Macerata ha un valore diverso: quel grande portone che sia affaccia sulla via non è più un semplice ingresso ma un ponte che si apre sul mondo. Un mondo che ha dei nomi, dei volti, delle storie che hanno trovato casa in ognuno di noi.

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