Un “binomio” prezioso su cui riflettere e che coniuga in sé l’attenzione e l’impegno profuso, quotidianamente, dalle Forze dell’Ordine e la delicatezza che caratterizza l’universo femminile. Questo rappresenta il convegno «La Polizia di Stato con le donne», promosso dalla Questura di Macerata e in programma per domani, martedì 8 marzo, alle ore 11 presso la Sala convegni Banca Marche di Macerata.

Ad ascoltare gli interventi previsti, una platea d’eccezione: in occasione della Festa della Donna, infatti, per comprendere insieme il valore della femminilità da rispettare non in un solo giorno all’anno, sono stati invitati gli studenti del Liceo Scientico «G. Galilei» e del Liceo Classico «G. Leopardi» di Macerata.

mazzo_mimosa_festadelladonnaAccogliendo una direttiva declinata in ambito locale, la Polizia di Stato attraverso l’impegno della Questura di Macerata, intende quindi offrire un’occasione per cogliere le diverse sfaccetture di un universo complesso e meraviglioso al tempo stesso, in un’attualità che non risparmia cronache dal sapore amaro: «femminicidio», «violenza domestica» e «molestie sessuali» sono infatti espressioni entrate a far parte, ormai, di un gergo abituale, assieme a quei tanti nomi di donne che sono costrette a subire soprusi, molto spesso, purtroppo a costo della vita.

E se i social network non cessano di denunciare il fenomeno dilagante, non rincuorano certo le cifre impressionati che, ogni anno, le statistiche sfornano in fatto di violenza al femminile, specialmente in concomitanza con il 25 novembre, data in cui viene celebrata la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Secondo i dati Istat del 2015, infatti, solo per citare alcune percentuali, il 35% delle donne nel mondo ha subito una violenza e, in Italia, 6 milioni e 788mila donne hanno subito nel corso della propria vita una violenza fisica o sessuale.

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Il convegno, pertanto, nasce con l’intento di ribadire l’urgenza e la convinta volontà di fare “rete” e di costruire autentiche alleanze affinchè la prevenzione e l’ascolto condivisi possano prevalere sull’ignoranza e su ogni tipo di reato fisico ai danni delle giovani, delle moglie e delle tante madri vittime di prepotenze maschili. «Quanto più la donna cerca di affermarsi come uguale in dignità, valore e diritti all’uomo, tanto più l’uomo reagisce in modo violento. La paura di perdere anche solo alcune briciole di potere lo rende volgare, aggressivo, violento», asserisce a tal proposito Michela Marzano, saggista e politica italiana.

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Il questore Giancarlo Pallini: si è insediato a Macerata il 1° agosto 2015

Ad introdurre i lavori sarà il dottor Giancarlo Pallini, Questore di Macerata, che porterà il proprio saluto istituzionale, cui seguirà l’introduzione di Roberta Preziotti, Prefetto di Macerata.

Quindi, spazio ai relatori, con, in primis, una panoramica sulla normativa attraverso l’intervento dell’avvocato Bianca Verrillo, del Centro Anti Violenza di Macerata, per tracciare insieme a lei una “fotografia” più specifica della situazione nel territorio e di ciò che prevede la legge.

scarpe-rosse_NG4Dal profilo legale, poi, si passerà alla tutela personale, con la riflessione di Angela Tartarelli, responsabile del Centro di Accoglienza «Il Lume» di Treia, che spiegherà l’attività della struttura in termini di difesa delle donne maltrattate: anche i nostri contesti sociali, infatti, non costituiscono sempre delle “oasi” felici e sopravvive ancora una forte riluttanza nel denunciare quello che spesso accade tra le pareti di casa. Inoltre, dalla tavola rotonda si evincerà quanto sia fondamentale la costruzione di una adeguata educazione nel rapporto tra i sessi, a partire dalla sfera familiare. Come afferma, difatti, la psicologa Bruna Marzi «dai 6 anni in poi è facile che i bambini vivano una sorta di frattura con il genere opposto. Benché si tratti di una fase normale della crescita, è importante che i genitori spieghino che certi epiteti sono inopportuni e offensivi».

Per concludere, tra le “voci” chiamate ad intervenire non potranno certo mancare due rappresentanti della Squadra mobile, gli agenti Maurizio Marcoaldi e Annarita Priori, che avranno il compito di spiegare qual è la prassi prevista dalla legge per la lotta alla violenza sulle donne.

Nella foto, il vicequestore aggiunto della Questura di Ancona, Cinzia Nicolini (Foto Ansa)

Secondo un tema particolarmente impegnativo, dall’incontro in programma si cercherà pertanto di costruire una crescita civile condivisa, per mezzo di una corresponsabilità di intenti, sottolineando, nello specifico, la valenza del ruolo che le donne rivestono in particolare a vari livelli nella Polizia di Stato, fornendo spesso, grazie al proprio, spiccato “intuito” un innegabile supporto per la risoluzione delle dinamiche investigative.

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