Da sempre Cosmari è impegnato a promuovere specifici e innovativi progetti di sensibilizzazione ed educazione ambientale rivolti agli studenti di tutte le scuole dei Comuni maceratesi. L’intento è quello di formare le giovani generazioni al rispetto e tutela dell’ambiente attraverso tutte quelle buone pratiche che permettono di effettuare una raccolta differenziata di qualità, di ridurre la produzione dei rifiuti e di incentivare il riuso di tutti quegli oggetti in buono stato che non si usano più ma che possono essere utili ad altre persone.

Grazie a lezioni frontali, effettuate con l’ausilio di slide e filmati e soprattutto grazie a tanti progetti studiati appositamente per ogni singola realtà scolastica, gli studenti diventano più consapevoli sul loro ruolo di protagonisti nella differenziazione dei rifiuti con l’obiettivo primario di difendere l’ambiente e la natura. I ragazzi quali primi testimonial ma anche controllori, dell’importanza di praticare correttamente le regole del porta a porta, sia in famiglia, che a scuola, che nel tempo libero, trasformando loro stessi in veri e propri educatori degli adulti e dei loro coetanei. 

Questi presupposti hanno ispirato anche il progetto che ha coinvolto una comunità di circa 1.300 persone tra studenti, docenti e personale vario dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Matteo Ricci” di Macerata.

Avviato nel 2015, è stato fin da subito apprezzato dalla Dirigente scolastica Antonietta Alesiani e dalle due insegnanti referenti del progetto Floriana Seri e Patrizia Ciciani che hanno collaborato in maniera molto costruttiva con gli esperti del Cosmari. Lo scopo della dirigente scolastica e di Cosmari era quello di creare a Macerata, in una scuola così grande e frequentata da ragazzi di tutta la provincia e non solo, che potremmo considerare una sorta di “piccolo Comune”, una vera e propria coscienza ambientale volta a ridurre i comportamenti errati inerenti la raccolta differenziata.

Considerata l’età degli studenti, il progetto ha preferito coinvolgere direttamente gli alunni di due classi del settore ambientale che sono state appositamente formate per essere capaci di sensibilizzare i loro compagni, evidenziando tutti quei comportamenti errati che, specialmente durante la ricreazione, non sono attenti alla differenziazione dei rifiuti, creando, di fatto, solo scarti indifferenziati e quindi non riciclabili.

Partiti da uno stato di scarsa attenzione e da percentuali di recupero inferiori alle reali possibilità, dopo i primi cinque mesi di sperimentazione si è arrivati a raggiungere una situazione realmente “a regime” con una differenziazione precisa e con quantità ragguardevoli.

Il progetto nello specifico ha previsto una serie di incontri con l’attuale quarta classe del settore ambientale e successivamente con il terzo e il quinto (in totale 85 alunni), che lo scorso anno ha assistito ad alcune lezioni degli esperti del Cosmari. Successivamente i ragazzi sono stati coinvolti nella realizzazione di una campagna informativa, con l’ausilio della grafica professionista Katia Fidani, rivolta ai loro compagni. L’idea scelta rappresentava graficamente la batteria di un cellulare, il cui livello era raffigurato da una foglia, ormai ai minimi termini. Inoltre gli esperti del Cosmari hanno partecipato ad una Assemblea d’Istituto per far comprendere a tutti i ragazzi l’importanza della raccolta differenziata e l’emergenza dello spreco alimentare.

Nei mesi a seguire, i ragazzi del terzo e del quarto ambientale hanno iniziato la loro opera di sensibilizzazione in tutte le classi, soprattutto controllando e correggendo i comportamenti sbagliati. Fondamentale è stato l’apporto e il coinvolgimento del personale non docente che ha collaborato fattivamente fin dall’inizio, anche segnalando le criticità. Anche tutto il personale Ata ha partecipato ad un incontro formativo.

Infine anche tutti i docenti hanno aderito all’iniziativa, rafforzando i “messaggi” positivi della differenziazione dei rifiuti, educando gli studenti ad una maggiore attenzione e a comportamenti “virtuosi”. Anche per loro c’è stato un incontro formativo di presentazione del progetto.

Dal punto di vista tecnico Cosmari ha fornito tutti i contenitori necessari per la raccolta differenziata di carta, multimateriale (plastica, alluminio barattolame metallico) e umido, oltre che per l’indifferenziato. L’Istituto è stato anche dotato di sacchetti gialli e blu per aiutare gli alunni anche “visivamente” nel corretto conferimento.

ricci-3Inoltre sono state attrezzati tre punti di raccolta con cassonetti dedicati nei pressi dei distributori di acqua, bibite e merendine e uno nell’area break, facilitando di fatto la differenziazione degli imballaggi prodotti in special modo durante la ricreazione e nello spazio dedicato a consumare il pranzo. In tutte le classi e gli ambienti comuni sono stati affissi dei cartelli informativi sulla differenziazione dei rifiuti, con esempi pratici di tutti quegli oggetti e imballaggi che vengono più frequentemente prodotti a scuola. 

In questi mesi di sperimentazione tutte le classi sono state monitorate e valutate sia sulla qualità della raccolta differenziata che sulla pulizia e il mantenimento generale della propria aula. Infine diversi studenti del settore ambientale, grazie alla collaborazione nata tra le due realtà, hanno potuto essere ospitati al Cosmari per il loro periodo di stage.

Le classi hanno anche effettuato uscite a Porto Recanati e lungo le sponde del fiume Chienti per valutare lo stato di salute del nostro ambiente, con particolare riferimento alle acque, potendo con analisi e verifiche appurare gli impatti negativi dei rifiuti e dell’inquinamento.

La valutazione dei risultati, dopo primo questo periodo di sperimentazione, è davvero importante. Anche l’Istituto “Ricci”, infatti in pochi mesi, ha portato la propria raccolta differenziata su valori che sfiorano l’80%, ben al di sopra della media provinciale, con un recupero effettivo di molta carta e soprattutto di imballaggi in multimateriale leggero. Intercettato, grazie alla specifica raccolta, anche l’organico che non viene più mischiato con l’indifferenziato.

Certamente, anche grazie a questo progetto, la raccolta differenziata generale del Comune di Macerata, ha avuto un reale contributo attestandosi su percentuali che vanno fino al 77%.

Molto quindi è stato fatto ma certamente il progetto non si ferma qui. Per il prossimo anno scolastico verranno apportate alcune migliorie, come ad esempio una ulteriore cartellonistica sui coperchi dei contenitori per il conferimento dei rifiuti e certamente si proseguirà con la costante sensibilizzazione degli studenti, specie quelli del primo anno.

Grande la soddisfazione della dirigente scolastica, dei docenti, degli alunni e del personale non docente, così come dell’Amministrazione comunale di Macerata e del Cosmari che è pronto ad avviare questo progetto anche in altre realtà scolastiche maceratesi.

Va riconosciuto alla classe terza e in particolar modo alla classe quarta del settore ambientale di aver svolto il lavoro più importante e difficile: quello di sensibilizzare i loro compagni e di veicolare le “buone pratiche” della raccolta differenziata che fanno oggi dell’Itas Ricci una “Scuola Riciclona” a tutti gli effetti e che auspichiamo venga premiata quanto prima per l’impegno profuso a tutti i livelli.

ricci-1I risultati del progetto sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa dalla Dirigente scolastica Antonietta Alesiani, dalla Vicepresidente del Cosmari srl Rosalia Calcagnini, dall’Assessore all’Ambiente del Comune di Macerata Mario Iesari, dalle due insegnanti referenti del progetto Floriana Seri e Patrizia Ciciani e dalle studentesse Eleonora Luciani, Emily Salvatori, Giulia Cittadini e dallo studente Luca Capriccioni.

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