La città di Buenos Aires rende omaggio a Lorenzo Gigli, pittore recanatese emigrato in Argentina nel 1913. Un’importante retrospettiva (che coniuga pittura e disegno concepiti tra gli anni ’50 e ’70) è stata inaugurata nel Museo Eduardo Sivori, uno dei più importanti contenitori di arte contemporanea della città bonaerense.

Lorenzo Gigli, nel 1917 termina gli studi all’accademia di Belle Arti diplomandosi con merito sotto la guida del maestro Pio Collivadino, uno dei primi ad indirizzare l’arte argentina verso quella europea. Nel 1919 espone per la prima volta al Salone Nazionale di Buenos Aires. Nel 1924 riceve il primo premio per il bianco e nero e il secondo per la pittura nell’esposizione al Salone Nazionale di Buenos Aires. L’opera ‘Pànico’ viene scelta per una mostra di pittori italiani.

Autoretrato lorenzo gigli
Autoritratto di Lorenzo Gigli

Nel 1924 Lorenzo Gigli è in Europa, un viaggio-studio che lo porterà a visitare i più importanti musei e centri artistici di Portogallo, Spagna, Francia, Olanda, Inghilterra e Italia. Nel 1925, la prima esposizione personale a Buenos Aires; è l’inizio di una lunga e ininterrotta carriera artistica. Nel 1926 sposa la pittrice Maria Teresa Valeiras e con lei progetta un viaggio in Europa, per la durata di alcuni anni. Si ferma a Recanati e rimane fino al 1930 creando opere ispirate al paesaggio recanatese e ritraendo contadini e operai. Di questo periodo è il quadro I falciatori donato al Comune di Recanati. Nel tempo del soggiorno recanatese, espone, invitato alla Quadriennale di Roma e alla Galleria Bardi di Milano, lo presenta G. Nicodemi ha giudizi lusinghieri da Carrà a Soffici. Nel 1928 partecipa alla XVI Biennale di Venezia con il quadro Maternità rurale.

bisontes 1970Nel 1929 in occasione del giugno leopardiano, Gigli espone nel palazzo comunale 91 opere assieme ad altri artisti recanatesi proiettati anche loro in un panorama nazionale importante: Biagetti, Peruzzi, Politi, Baldassarri, Braccialarghe, Ceccaroni, Patrizi, Ramponi ecc. ; la mostra verrà introdotta dal prof. Mario Rivosecchi, sul tema Realtà ed ideali dell’Arte Contemporanea. Nel 1930 è invitato alla XVII Biennale di Venezia dove espone il quadro La Famiglia; sempre nello stesso anno a Roma presso la Camerata degli Artisti , esporrà 35 opere, presentato in catalogo da Remigio Strinati a cui si deve la prima biografia. Ritornato in Argentina, sarà uno degli artisti più importanti del Novecento. Lorenzo Gigli morirà a San Fernando (Buenos Aires) il 2 agosto del 1983.

Alla mostra, oltre al Museo Sivori e la città di Buenos Aires, hanno aderito l’Istituto di Cultura Italiano e la Città di Recanati (candidata a Capitale italiana della Cultura 2018).
La partecipazione del Comune di Recanati è stata resa possibile attraverso l’intervento dell’Associazione Spazio Cultura e Antonio Perticarini che ha curato una pagina interna del catalogo. La mostra rimarrà aperta fino al 15 agosto 2016.

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