Saranno pubblicati entro la prima settimana di settembre i due attesi bandi dedicati ai progetti integrati di filiera. La giunta, su proposta dell’assessore all’Agricoltura Anna Casini, ha infatti approvato i due schemi di bando del Piano di sviluppo rurale 2014-2020 Progetti integrati filiere agroalimentari dedicato alle filiere più grandi con sbocchi sui mercati nazionali e internazionali e Progetti integrati di filiere corte e mercati locali dedicato alle piccole realtà più legate al territorio. Le filiere corte sono così definite quando tra produttore e consumatore interviene solo un intermediario.
«Per il primo bando la dotazione è di 21,8 milioni di euro – spiega l’assessore Casini – per il secondo di 9,85 milioni di euro. I progetti integrati di filiera hanno lo scopo di comprendere in un unico strumento, gli interventi finanziabili con le misure del Psr. L’obiettivo è favorire lo sviluppo complessivo di uno o più settori produttivi attraverso l’apporto organizzativo degli imprenditori e degli altri rappresentati del mondo agricolo.
Non meno importante è poi incentivare la partecipazione degli agricoltori ai sistemi di qualità e trasferire al settore primario un maggior valore aggiunto attraverso la riduzione dei costi organizzativi e di transazione. In questo contesto non vogliamo però trascurare le realtà più piccole e i mercati locali che costituiscono una peculiarità, una tradizione e un’attrattiva anche turistica di questa regione, favorendo l’aggregazione a carattere locale e la riduzione degli intermediari tra produttore e consumatore».
I 21,8 milioni di euro del bando “Progetti integrati di filiera sono così suddivisi:
- 7,5 milioni per interventi strutturali agrindustria;
- 7 milioni per interventi strutturali aziende agricole;
- 5 milioni per la promozione;
- 1 milione per la formazione e l’informazione;
- 1 milione per la sperimentazione di tecniche innovative;
- 300mila per certificazione qualità
I 9,850 milioni di euro del bando “Progetti integrati di filiere corte e mercati locali” saranno destinati così:
- 4 milioni per investimenti strutturali aziende agricole;
- 2 milioni per investimenti strutturali agroindustria;
- 2 milioni per promozione e sostegno gestione;
- 750mila per sperimentazione di tecniche innovative;
- 500mila per formazione;
- 300mila per certificazione qualità;
- 300mila per informazione di sistema.