Sarà messo in sicurezza il Colle dell’Infinito di Recanati, danneggiato dal sisma di magnitudo 6.50 del 30 ottobre scorso, uno dei danni più profondi del patrimonio artistico e culturale dell’Italia. Ieri a Roma è stato firmato il provvedimento per 8 milioni di euro. Si tratta del finanziamento governativo più importante e sostanzioso dal dopoguerra ad oggi.

«Una giornata storica per Recanati – ha commentato il sindaco Francesco Fiordomo – in poche settimane si è concretizzato un lavoro preparato con scrupolo dai nostri uffici e da quelli della Regione. I Ministri Franceschini e Galletti si sono dimostrati seri, preparati e veloci – ha aggiunto il primo cittadino di Recanati- ora tocca a noi procedere con la stessa speditezza».

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Nella foto, da sinistra: Francesco Fiordomo, sindaco di Recanati, accanto al ministro all’Ambiente, Gian Luca Galletti, con l’assessore regionale Angelo Sciapichetti e il consigliere Luca Marconi (foto Maurizio Rillo)

L’intervento del Governo preserva il Colle dell’Infinito, il luogo che ha ispirato l’idillio più famoso del poeta recanatese visitato ogni anno da decine di migliaia di turisti, per i prossimi decenni. Cultura, bellezza, ambiente, qualità per il futuro delle Marche e dell’Italia.

La profonda fessura, provocata dal sisma, ha messo in evidenza una situazione a rischio con lo scivolamento a valle, provocato da una grave debolezza idrogeologica.

Altri beni culturali della città leopardiana hanno retto bene alle scosse e sono addirittura un’àncora di salvezza per altre città danneggiata dal sisma. Il Teatro persiani di Recanati, ospita infatti in questi giorni gli spettacoli di prosa di altri teatri del territorio danneggiati dal sisma: come il Lauro Rossi di Macerata e il Feronia di San Severino. Una collaborazione tra comuni che tiene viva la cultura in un momento in cui c’è voglia di rinascere e ricostruire.

Recanati candidata capitale della cultura italiana 2018, si conferma dunque città che accoglie, educa, è vocata all’innovazione e alla creatività. Un progetto ambizioso, un percorso già avviato con i successi del Giovane Favoloso che non si ferma davanti alle difficoltà.

«Le nostre terre – conclude Fiordomo – per risorgere dopo questa terribile esperienza debbono ripartire proprio dalla cultura e dal turismo».

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