Pubblichiamo il saluto del sindaco di Tolentino, Giuseppe Pezzanesi, in occasione della visita alla città del presidente della CEI Gualtiero Bassetti.


Sono particolarmente emozionato di ricevere il Presidente della Conferenza Episcopale Italiana nella nostra Città che Le dà il benvenuto e l’occasione è gradita per portare il saluto della Comunità tolentinate anche a Mons. Marconi, Vescovo della Diocesi Macerata, che tanto impegno sta infondendo nella Sua missione pastorale. Ringrazio e saluto tutte le Autorità presenti che hanno accolto con spontaneità l’invito, mossi dalla volontà di conoscere, Eccellenza, il pensiero del massimo esponente dell’Assemblea permanente dei vescovi italiani.

Sono sicuro che nel corso delle visite svolte nelle giornate di ieri e di oggi sui luoghi del terremoto, avrà potuto vedere come la forza, cieca e smisurata, della natura è stata capace di distruggere quello che l’individuo ha costruito con tanta fatica. L’uomo comune lavora una vita per comprarsi la casa di proprietà, le Amministrazioni locali impiegano decenni per portare a termine le opere pubbliche per il bene delle popolazioni, la Chiesa erige i luoghi di culto nei secoli perché rimanga viva la speranza nella salvezza. In un attimo la calamità naturale azzera tutto. Così è stato! Questa è la peggiore sensazione che abbia mai provato, di totale impotenza di fronte ad un mostro pronto a colpire a nostra insaputa ed in qualunque momento… ma non ci siamo arresi, al contrario!

Come uomo di fede ho cercato di ritrovare quella forza interiore che per un attimo mi aveva abbandonato, di scendere in campo per la mia gente, facendo mio lo sguardo perso di tanti concittadini disperati e cercando di condividere con le altre istituzioni del territorio, politiche e religiose, la volontà di rispondere con forza anche alla natura più avversa.

Uno stato d’emergenza senza eguali che ha trovato tutti impreparati, perché mai nessuno poteva immaginare tanta distruzione. Il dopo terremoto è stato paragonato all’immediato post guerra, i danni nel raggio di un territorio vastissimo che comprende gran parte del Centro Italia sono pressoché simili a quelli sofferti dalla popolazione nel secondo conflitto mondiale.
Di quest’ultimo periodo credo che ognuno di noi amministratori abbia cercato di cogliere la volontà di risorgere e d’intraprendere un cammino di perfezionamento delle attività edificatorie che possiamo far risalire al recente 1997. A seguito di quel sisma che sconvolse queste terre, se non ci fosse stata già allora l’attenzione per una ricostruzione rispettosa delle regole, oggi molti di noi non sarebbero qui presenti, a ringraziare il Signore.

Improvvisamente ci siamo visti privati dei principali riferimenti cittadini, il Municipio, innanzi a Lei Eminenza, l’Ospedale, le Scuole. Inagibilità tali da mettere in ginocchio un’intera comunità. Abbiamo dovuto ripensare la Città in pochi istanti per dare risposte immediate e sopperire ai servizi essenziali.

Entro nel merito della nostra realtà cittadina. Dobbiamo intervenire su tanti immobili di proprietà, alcuni dei quali saranno abbattuti, siamo pronti a compiere un lavoro capillare di studio del terreno dove i danni inferti sono stati pesantissimi perché dobbiamo avere il coraggio di fare scelte responsabili che rendano la Città ancora più sicura di quello che ha dimostrato di essere.

Ci vorranno anni prima che la situazione sia completamente ristabilita; nel frattempo ci stiamo organizzando per creare realtà abitative temporanee ma dignitose, vere e proprie abitazioni dove possa ritornate quella serenità purtroppo andata in frantumi con la perdita dei riferimenti più importanti, in primis la famiglia.

Stiamo lavorando di concerto con la Provincia di Macerata e la Regione Marche sul fronte delle scuole, un intervento estremamente significativo per il futuro dei giovani tolentinati che meritano le migliori scelte, e con quest’ultima il dialogo è incentrato anche sulla ricostruzione del vecchio ospedale cittadino, gravemente danneggiato.

Dunque, Sua Eminenza, riferimenti materiali ma necessari anche per un recupero spirituale della comunità, di cui mi onoro essere il Sindaco. Soffermiamoci sulle magnifiche chiese cittadine, dove oggi vorremmo riunirci ancora una volta in preghiera ma la strada ci sembra tortuosa, senza un punto di arrivo, nonostante lo sforzo che la Diocesi di Macerata sta facendo con un impegno straordinario ed intellettualmente complesso ed il coinvolgimento di intellettuali accorsi in nostro aiuto.

Quanto prima, dobbiamo riaprire le porte delle nostre magnifiche Chiese!

La bellissima Cattedrale di San Catervo, il noto complesso monumentale della Basilica di San Nicola, la qui vicina Chiesa di San Francesco. Luoghi di culto che hanno rappresentato per la nostra Città il fulcro della vita di comunità a cui ognuno di noi lega un ricordo della propria vita, che non solo fanno parte dell’aspetto più intimo e spirituale della persona ma sono patrimonio inestimabile della nostra Tolentino e fonte principale di un’antica civiltà sopravvissuta e progredita grazie alla loro essenziale presenza.

​È allora qui, Eminenza, il passaggio fondamentale del mio intervento. Dobbiamo rimanere uniti con l’intento di recuperare quanto prima questi magnifici edifici che l’uomo è stato in grado di erigere nei secoli. Noi non vogliamo perdere la speranza, né intendiamo nasconderci dietro false illusioni, vero è che da soli non ce la possiamo fare, dobbiamo essere certi che la collaborazione che in questi anni ha caratterizzato i nostri rapporti con le Istituzioni della Chiesa sia ancora più viva e forte, condivisa e sostenuta dagli organi di vertice dell’apparato canonico.

Non possiamo permetterci di abbandonare la speranza.

Non dobbiamo lasciare nulla d’intentato per il recupero di questi preziosi gioielli, fonte di sacralità, di cultura e di civiltà.
Grazie!


Il cardinale, in visita in questi giorni alle popolazioni colpite dal sisma, dopo la mattinata trascorsa a Camerino e la visita a Tolentino è atteso a Macerata per la celebrazione della Santa Messa del patrono San Giuliano.

La celebrazione verrà trasmessa anche in diretta su EnmeTv, 89 del dtt Marche dalle 18.15.

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