Durante l’incontro del Comitato dei Sindaci, di lunedì 25 giugno presso la sede dell’AAto 3 a Macerata, è emersa la chiara volontà di definire una struttura dei corrispettivi del servizio idrico integrato unica su tutto l’ATO 3 a partire dalla fine del 2018. I cittadini di Macerata, Civitanova Marche, Osimo, Recanati e di tutti gli altri Comuni dell’ATO 3 pagheranno le stesse tariffe per i servizi di acquedotto, fognatura e depurazione.
La tariffa unica d’ambito è un ulteriore passo verso il processo di aggregazione in essere
voluto dall’Assemblea dei Sindaci dell’ATO 3 Macerata e che trova in questo
importante passaggio una prima azione concreta a favore dei cittadini.
“I sindaci – fa sapere Francesco Fiordomo, Presidente Aato3 Macerata – continuano a
lavorare per avere acqua buona da bere con una gestione pubblica che ci vede sempre
più uniti e solidali. Una sola tariffa consente di bilanciare la situazione e puntiamo in
maniera decisa ad abbassare il costo dell’acqua e diminuire le bollette in numerosi
comuni. Una inversione di tendenza che incoraggia – aggiunge – . Siamo sicuramente
sulla buona strada perché insieme si possono fare grandi progetti e soddisfare i cittadini
che rappresentiamo”.
Grazie a tale manovra sarà possibile mitigare l’impatto dei corrispettivi dove
attualmente il costo del servizio è maggiore, eliminando quindi differenze tariffarie
ingiustificate in un contesto dove la qualità del servizio erogato è identica. Non solo. Le
tariffe sono destinate a scendere, seppur di poco, nonostante investimenti in crescita e la
necessità di garantire i sempre più elevati standard di qualità imposti dall’Autorità
Nazionale. Sarà inoltre possibile realizzare quegli investimenti strutturali fino ad oggi
non sostenibili a causa della frammentazione tariffaria.
L’istruttoria è ancora in corso, nel tentativo di mitigare i potenziali effetti negativi della
manovra. È infatti necessario prevedere un meccanismo di gradualità o, in alcuni casi,
un’esclusione dall’articolazione tariffaria unica per quei Comuni nei quali le tariffe sono
oggi molto più basse rispetto al resto del territorio e per i quali la tariffa unica
provocherebbe aumenti rilevanti in particolare per gli utenti già fortemente penalizzati
dai recenti eventi sismici.

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