Tutto pronto a Smerillo per la nona edizione del Festival Le Parole della Montagna, il tradizionale appuntamento che ogni anno riunisce nel piccolo borgo del fermano pensatori, filosofi, artisti, poeti, musicisti, teologi, alpinisti di grande caratura culturale e umana. Dal 15 al 22 luglio un susseguirsi di incontri, laboratori, musica e arte, in ambientazioni suggestive e nel bosco per condividere riflessioni su una parola suggerita dalla montagna, quest’anno è “radici”. In risposta alla parola “fragilità”, messa a tema lo scorso anno a seguito dei tragici eventi sismici, la nona edizione è un invito a ripartire: siamo fragili, è vero, ma siamo anche forti grazie alle nostre radici che ci legano al territorio, alle tradizioni e costituiscono un bagaglio essenziale della nostra identità.

“La strategia di questo esecutivo – ha detto l’assessore Fabrizio Cesetti intervenuto alla presentazione stampa con il sindaco di Smerillo, Antonio Vallesi, il vicesindaco, Tonino Severini e il Direttore Artistico del Festival, Simonetta Paradisi – è accompagnare la rinascita delle zone colpite dal terremoto valorizzando tutte le opportunità per innescare un processo di ripresa economica e sociale partendo proprio dal superamento delle fragilità. Vogliamo ricostruire e rilanciare le aree interne più forti di prima nella loro bellezza, capaci di reagire e accogliere visitatori. La manifestazione è un’opportunità, un invito a restare per ripartire. In questa direzione il progetto banda ultra larga, già approvato, i cui lavori nel Comune di Smerillo partiranno a fine settembre. Investimento importante che crea le condizioni necessarie anche per ricostruire il senso di comunità. La ricostruzione, che non può essere solo materiale – ha rimarcato Cesetti – deve quindi essere un’opportunità per ripartire e rilanciare il nostro straordinario territorio, puntando su elementi di forza che portano turismo: paesaggio, beni culturali e artistici, prodotti di qualità. Il merito del Festival di Smerillo sta proprio nel saper attrarre con il suo programma poliedrico e molto ricco, un appuntamento estivo da non perdere nel pieno rispetto della montagna e della sua magia”.

“Le strutture ricettive – ha detto il Sindaco Vallesi – sono già tutte prenotate, in tanti da tutta Italia e anche stranieri vengono a Smerillo per partecipare alla manifestazione ad ogni sua edizione. Occasione di qualità per conoscere tutto il paesaggio dei Sibillini e apprezzare quello che offrono, compresa la cucina”.

La caratteristica del Festival, già dalla sua prima edizione, è un programma tutto intessuto fin nei minimi dettagli, intorno alla parola scelta, senza che nulla sia lasciato al caso. “Radici è la risposta alla fragilità, siamo radicati al territorio, non ce ne andiamo – ha spiegato il Direttore Artistico Paradisi – L’immagine metaforica delle radici è molto forte; le radici sono immerse nel profondo della terra e sorreggono e nutrono l’intero albero. La metafora ci restituisce l’idea di una forza che scaturisce dalla natura stessa dell’organismo vivente, dalla sua parte più profonda, dal suo fondamento. Adattata all’Uomo, questa metafora conduce alla ricerca delle tradizioni e dell’identità e del modo in cui le une influiscano sull’altra. Il Festival vuole sprofondare proprio nelle accezioni metaforiche più varie della parola radici, avendo sempre in mente l’Uomo, con l’obiettivo di lasciare interrogativi scomodi che chiedono una risposta”.

Si può consultare il programma dettagliato su www.leparoledellamontagna.it.

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