Partecipare ai processi di innovazione per essere parte integrante dell’Università di Macerata. Il concorso «Condividere con creatività», indetto nei giorni scorsi dall’Unimc in vista della prossima campagna di immatricolazione, vede protagonisti gli studenti che, nell’anno scolastico 2015-2016, frequentano gli Istituti superiori delle Marche o di altre regioni, purché le loro scuole abbiano già collaborato con l’Ateneo.

La finalità è proprio quella di creare un grande progetto formato da saperi ed esperienze culturali comuni, reali o virtuali, che abbiano il loro fulcro nel connubio tra umanesimo e nuove tecnologie. Le scuole dei primi tre gruppi classificati vinceranno borse premio da 1.500, 1.000 e 500 euro, da utilizzare per il miglioramento dei servizi interni (il bando completo, che scade il 4 marzo, è consultabile qui).

La professoressa Lucia D'Ambrosi
La professoressa Lucia D’Ambrosi, coordinatrice del progetto dell’Unimc

Per conoscere nei dettagli l’iniziativa abbiamo intervistato la professoressa Lucia D’Ambrosi, docente di Comunicazione di massa e nuovi media e delegata del rettore Luigi Lacchè alla progettazione, allo sviluppo, al coordinamento e al monitoraggio della comunicazione istituzionale

Professoressa, a chi si rivolge il progetto «Condividere con creatività»?
Il concorso vuole offrire l’opportunità agli studenti delle scuole di sperimentare nuove idee creative per la prossima campagna di immatricolazione di Unimc. L’iniziativa si rivolge agli studenti delle scuole Superiori, i quali potranno inviare, con testi, immagini, video, giochi e opere grafiche, elaborati in cui emerga la dimensione valoriale dell’Università di Macerata. Da anni, infatti, l’Unimc fa leva sullo spirito creativo dei giovani, sia attraverso il laboratorio di comunicazione, sia con iniziative che li hanno visti direttamente protagonisti.

Uno scatto dalle scorse edizioni della Giornata del Laureato
Uno scatto dalle scorse edizioni della Giornata del Laureato dell’Università di Macerata (Auditorium San Paolo)

La volontà è quella di promuovere il senso di appartenenza all’Ateneo attraverso la condivisione?
È esatto: lo scopo è quello di lavorare proprio su questo obiettivo strategico nel tentativo di creare un “progetto di comunità”. L’Università ha investito da tempo in iniziative quali la Giornata del laureato, Unifestival con lo scopo di favorire una community con gli studenti, per mantenere vivo lo spirito di appartenenza all’Ateneo, facendoli sentire parte di una squadra. Il concorso rientra in questo percorso di valorizzazione della componente giovanile con iniziative ed eventi collaterali, dando ulteriore concretezza al claim “L’umanesimo che innova”.

La locandina promozionale dell'app MyUnimc
La locandina promozionale dell’app «MyUnimc»

In che modo questo processo si coniuga con l’innovazione umanistica?
Il concetto “L’umanesimo che innova” credo che sia ormai consolidato per la nostra Università e sia diventato parte integrante della comunicazione istituzionale dell’Ateneo. Lo scorso anno abbiamo lanciato l’applicazione «My uniMC» per dispositivi mobile – smartphone e tablet, che oggi offre servizi interattivi agli studenti e risponde all’obiettivo di potenziare i servizi multimediali. Si tratta di continuare su questa linea per favorire un modello di progettazione in cui i valori dell’Università siano parte integrante della comunità e, di conseguenza, del processo di innovazione umanistica.

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