Venerdì 5 febbraio alle ore 18.30 nella parrocchia di san Francesco a Macerata il Punto Pace di Pax Christi celebra una messa per i cristiani in Medio Oriente e per tutte le vittime dei conflitti.

Infatti il punto pace di Pax Christi vuole ribadire la forza della preghiera in unità con la Chiesa di Gerusalemme, che nella scorsa settimana ha concluso la settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, meditando sulle parole del patriarca latino di Gerusalemme, mons. Fouad Twal: «La terra santa ci unisce, l’anno della Misericordia ci unisce, la settimana di preghiera per l’unità ci unisce. Tutto ci unisce. Gerusalemme, la città più bella, ci unisce per pregare insieme».

Secondo l’ong World Watch List lo scorso anno è cresciuta in media di 2,6 punti la persecuzione anticristiana nel mondo; infatti sono 7.100 i cristiani uccisi a causa della loro fede (4344 nel 2014) e oltre 2400 le chiese attaccate (contro le 1062 del 2014). Eppure, ricorda Pax Christi, la Chiesa in Terra Santa è presente soprattutto tra i più deboli: «La violenza in corso rende ancor più urgente che ci si ricordi e si assistano tutti, specialmente quelli ai margini, che cercano di vivere nella giustizia e di pace».

La sezione locale di Macerata vuole ricordare soprattutto tutti quei operatori di pace, che con il loro esempio stanno tracciando un possibile cammino di speranza: «Un anno e mezzo dopo, mentre ci sono segni di speranza e la capacità di ripresa della popolazione è notevole, molti rimangono senza casa e traumatizzati dalla guerra. Il blocco continua a rendere la loro vita disperata e vivono effettivamente in una prigione…

La capacità di tanti cristiani e musulmani nel sostenersi a vicenda in questa situazione è un segno visibile di speranza e, in un momento in cui molti cercano di dividere le comunità, un esempio per tutti noi».

Riprendendo le parole di mons. Twal la sezione maceratese di Pax Christi è convinta che questo anno della Misericordia possa favorire l’incontro tra le religioni ed espellere ogni forma di violenza e di discriminazione:

«La misericordia possiede una valenza che va oltre i confini della Chiesa. Essa ci relaziona all’Ebraismo e all’Islam, che la considerano uno degli attributi più qualificanti di Dio. Israele per primo ha ricevuto questa rivelazione, che permane nella storia come inizio di una ricchezza incommensurabile da offrire all’intera umanità».

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