Si è tenuto giovedì 11 febbraio il convegno sul Jobs Act organizzato da Confartigianato Imprese Macerata e da Confartigianato Imprese Marche presso il Cosmopolitan Hotel di Civitanova Marche. L’interessante incontro è nato allo scopo di illustrare e approfondire le novità in materia di lavoro previste, in particolare per l’artigianato, per l’anno 2016. Ampia la partecipazione di numerose aziende e operatori che hanno avuto così l’opportunità di conoscere più a fondo l’applicazione pratica degli strumenti introdotti dal Jobs Act.

“E’ ancora presto – ha affermato il Presidente provinciale Renzo Leonori – per valutare gli effetti dell’efficacia del Jobs Act. Certo è che è stato dato il via ad un’importante riforma del lavoro, capace di dare prospettive di sviluppo alle nostre piccole imprese oltre che opportunità occupazionali per il territorio. Qualche segnale positivo sta arrivando, – ha proseguito Leonori – nell’anno appena concluso infatti nella nostra Regione le assunzioni a tempo indeterminato sono state 34.242 (20.535 grazie agli sgravi contributivi), contro le 21.819 del 2014 ed i contratti a termine trasformati a tempo indeterminato sono stati 11.269, 2.490 in più dell’anno precedente, e di questi ben 7.917 sono ascrivibili all’utilizzo dei suddetti sgravi”.

La Legge n.183 del 10 dicembre 2014, conosciuta da tutti come “Jobs Act”, prevede molte novità in materia di lavoro, alcune delle quali hanno avranno particolare impatto sulle imprese artigiane ed i loro dipendenti, come ad esempio quelle riguardanti i nuovi contratti di lavoro, la revisione in tema di mansioni, l’introduzione della nuova disciplina dei licenziamenti e soprattutto il riordino degli ammortizzatori sociali con l’avvio dei Fondi di solidarietà bilaterali che intervengono nel comparto dell’artigianato.

Sul Fondo Bilaterale di Solidarietà Alternativo (Fsba) si è soffermato Riccardo Giovani, responsabile nazionale Relazioni Sindacali della Confederazione, affermando che “la nascita dell’Fsba è una vittoria molto importante e motivo di grande orgoglio per Confartigianato, perché per la prima volta in assoluto si è riusciti a creare un ammortizzatore sociale, che opera in costanza di rapporto di lavoro, interamente gestito dalla nostra Associazione. Uno strumento a favore dei lavoratori e soprattutto su misura per le imprese artigiane”.

Sostanzialmente in caso di crisi aziendale entrerà appunto in azione il fondo di solidarietà bilaterale dell’artigianato per erogare prestazioni di sostegno al reddito ai dipendenti, e quindi tutelarli tramite gli Enti Bilaterali regionali, in caso di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa. L’aliquota di finanziamento del Fondo, che era già fissata 0,20%, viene fissata ora allo 0,45% della retribuzione imponibile a carico del datore di lavoro. Il Fondo garantirà poi, anche ai datori di lavoro con meno di 6 dipendenti, o un assegno ordinario di integrazione salariale per un periodo massimo di 13 settimane in caso di sospensione dal lavoro, o un assegno di solidarietà a seguito della riduzione dell’orario di lavoro, a copertura delle ore di lavoro non prestate. Il versamento dei contributi previdenziali per i periodi di sospensione o riduzione dell’orario di lavoro sarà a carico del Fondo Fsba, mentre il datore di lavoro dovrà anticipare il versamento all’Inps richiedere il rimborso direttamente al Fondo.

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