L’Anno Santo della Misercordia si sta per concludere, volato via come non mai. Manca un mese alla chiusura. Nella Bolla “Misericordiae Vultus” (n.5)  Papa Francesco ha stabilito che l’Anno Santo si concluderà il 20 novembre prossimo, solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’universo, con la chiusura della Porta Santa nella Basilica di San Pietro in Vaticano.
La domenica precedente, 13 novembre, XXXIII domenica del Tempo Ordinario, si concluderà il Giubileo nelle Chiese particolari e verranno chiuse le Porte Sante nelle Basiliche di Roma.

Il testo “Celebrare la misericordia”, redatto dal Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione edito dalla San Paolo, contiene tutte le indicazioni liturgiche ufficiali dell’Anno Santo inclusa la celebrazione conclusiva. Di seguito un breve e stringato sunto ad uso di chi sarà impegnato in prima persona e per tutti coloro che parteciperanno.

Innanzitutto non sarà una celebrazione in cui si chiuderanno le Porte della Misericordia, ma una celebrazione eucaristica di ringraziamento presieduta dal Vescovo: sarà cura solo del Papa chiudere fisicamente la Porta Santa. Se i Vescovi hanno deciso di aprire più Porte della Misericordia nel territorio diocesano, le celebrazioni di chiusura avverranno in contemporanea con quella presieduta dal Vescovo; nei casi specifici a presiedere saranno dei suoi delegati.

La celebrazione di chiusura del Giubileo straordinario è costituita essenzialmente dalla celebrazione eucaristica della XXXIII domenica del Tempo Ordinario: la Liturgia della Parola sarà quella del giorno. Il canto di ingresso sarà l’Inno del Giubileo “Misericordes sicut Pater”.

Il momento ufficiale della chiusura diocesana avverrà dopo l’orazione dopo la comunione e con il conseguente canto del “Magnificat”. Su questo aspetto è bene mettere in evidenza che non dovrà essere l’esecuzione della sola Schola, ma il canto di tutta l’assemblea unita al suo Vescovo. Ad esso segue la preghiera di benedizione.

Perché non è stata prevista una materiale chiusura della Porta della Misericordia? Perché è con la celebrazione eucaristica che perderà di fatto le proprietà acquisite il 13 dicembre 2015. Non è imitando o duplicando i gesti liturgici del Papa che si fa capire meglio che termina un Anno Santo straordinario, ma con il rendimento di grazie vero, gioioso e sincero per i doni ricevuti dalla Misericordia di Dio.

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