Da Roma a Loreto lungo la via Lauretana (leggi qui). Si è concluso il 2 giugno scorso il cammino intrapreso da Sergio Tartari e Paolo Giovannetti. Prima della partenza per la Capitale, i due hanno lasciato Macerata il 24 maggio sotto la protezione della Madonna della Misericordia, alla quale hanno affidato il loro pellegrinaggio. A benedire il loro viaggio, mons. Pio Pesaresi, delegato per la vita consacrata della Diocesi di Macerata.


Tanti gli aneddoti, fin dai primi passi a Roma: «Questa mattina – si legge nel loro “diario” di viaggio redatto per i Cammini Lauretani – andando verso la Basilica di San Pietro, in uno dei diversi punti di controllo dove disposti i militari, in mezzo ai turisti, un giovane soldato, vedendo il loro abbigliamento da pellegrino, ci ha rivolto un gran sorriso come saluto: ci è sembrato un gesto degno di nota in questo tempo fatto di velocità ed indifferenza». E ancora: «Lungo una pista ciclabile, un uomo di oltre 70 anni ci racconta alcuni episodi della sua vita, evidenziando la bellezza della natura e dell’animo umano».

Nelle parole concesse in quei giorni, trova spazio anche una naturale fatica, dovuta soprattutto al caldo: «Rignano Flaminio, verso mezzogiorno: con lo zaino pesantissimo, un caldo torrido e la voglia di fermarsi prima possibile, incontriamo un signore di 84 anni che sta affrontando la chemio terapia. Fa un breve, ma intenso discorso sula fede, dicendo che, “senza”, lui “non esisterebbe da tempo”. “Bisogna amare Dio – afferma – perché solo amandolo si può vivere serenamente”. È proprio vero che il volto di Gesù si incontra quando meno te lo aspetti e in condizioni di sofferenza, chi lo cerca con i capelli biondi la barba curata come in certe iconografie, probabilmente non lo incontrerà mai. Questa è la sensazione che ho avuto oggi».

Il volto di Gesù si incontra quando meno te lo aspetti e in condizioni di sofferenza

Al caldo, si aggiunge poi la difficoltà nell’affrontare le pendenze dell’Appennino, tant’è che i due pellegrini giungono quasi stremati a Colfiorito, pagando lo sforzo fisico anche nei giorni successivi fino a Belforte. La fede e la voglia di giungere a Loreto hanno, però, il sopravvento, così che a Tolentino, di fronte alla Basilica di San Nicola, e all’Abbadia di Fiastra, è la preghiera a dettare i loro passi prima di arrivare a Macerata. Le strade di Sergio e Paolo si sono anche divise per alcuni tratti lungo il cammino, ma il ritrovarsi insieme a San Firmano dà nuova forza nelle gambe per affrontare l’ultima tappa verso Loreto dove ad attenderli è stato il saluto dell’Arcivescovo Fabio Dal Cin.

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