Il fotogiornalismo di guerra di ieri e di oggi visto attraverso gli “sguardi sul fronte” di Carlo Balelli e Stefano Stranges. Un confronto promosso in occasione del decennale del Centro Studi “Carlo Balelli” per la storia della fotografia, sabato 19 ottobre, presso l’Aula Verde dell’Abbadia di Fiastra. Il dialogo moderato dalla giornalista Tiziana Tiberi ha ripercorso la storia del Centro Studi, evidenziando l’immenso patrimonio culturale prodotto dalla dinastia di fotografi Balelli e conservato, oltre all’archivio privato, nella Biblioteca Comunale Mozzi Borgetti e nella Biblioteca Statale di Macerata.

A raccontare la storia del Centro Studi e le giornate in trincea del padre Carlo (Novara, 1894 – Macerata, 1981) al servizio della IV Armata del Regio Esercito, sotto gli occhi attenti della mamma Giovanna, è stata la presidente dell’Istituzione Emanuela Balelli. «Quale occasione migliore di un decennale per fare il punto sul fotogiornalismo di ieri e di oggi – ha detto -, molteplici poi sono le connessioni tra la fotografia di Carlo Balelli e Stefano Stranges, come la profonda e totalizzante umanità che caratterizza i loro scatti. Anche partendo da punti diversi, l’elemento comune è l’indipendenza di entrambi nel cogliere con lo sguardo storie, messaggi e volti importanti da tramandare».

L’incontro segna l’avvio della promozione del brand “Obiettivo sul fronte”, dal titolo della mostra sulla Grande Guerra attualmente esposta all’Ex Ospizio dei Pellegrini dell’Abbadia di Fiastra, che offre la possibilità di confrontare le opere del fotogiornalismo tra passato e attualità. In occasione del decennale, inoltre, è stata annunciata ufficialmente la proroga dell’apertura della mostra all’8 dicembre (inizialmente prevista inizialmente per il 4 novembre), con apertura in orario 10-18 il sabato e la domenica. Durante l’evento è stata presentata anche la ristampa del catalogo “Obiettivo sul fronte e le Squadre Fotografiche nmilitari nella Grande Guerra”, il quale presenta tutte le fotografie originali esposte, insieme alla narrazione, corredata da lettere e documenti originali, dell’esperienza di Carlo Balelli quale fotografo della Grande Guerra.

La ricorrenza del decennale ha consentito di apprezzare le fotografie di guerra realizzate da Stranges, che nelle Marche ha anche realizzato un mostra dedicata alle “Anime terremotate” (San Severino Marche, dal 24 settembre al 6 ottobre u.s.). «Se nei lavori di Balelli il nemico poteva essere “visibile” – ha spiegato Stranges -, dalla guerra del Vietnam in poi questa categoria per il nostro lavoro non ha più regole d’interpretazione. Deontologicamente parlando si sta perdendo il senso di questo mestiere: si va alla ricerca di un’immagine che possa essere venduta, piuttosto che mostrare quella che rappresenta la realtà dei fatti – ha aggiunto -, anche per questo oggi raramente raggiungiamo il livellon massimo di comprensione di un conflitto». Su tale difficoltà incide particolarmente il fenomeno delle fake news: «Con la quantità di notizie che ci giungono e la libertà con lan quale possono arrivare a noi, il lato negativo di questa libertà è la fake news – ha continuato -, per combatterle dobbiamo il fotogiornalismo deve essere il più possibile coerente senza cercare a tutti costi di vendere un messaggio sensazionale».

Le immagini proiettate da Stranges hanno poi affascinato la sala e raccolto i complimenti del presidente della Fondazione Carima Rosaria Del Balzo Ruiti che, insieme alla Fondazione Giustiniani Bandini, ha reso possibile l’esposizione e la realizzazione dell’evento. «Le foto di Stefano Stranges rafforzano anche l’attualità delle immagini di Balelli – ha esclamato -, l’obiettivo sul fronte è sempre presente, non soltanto nelle zone di guerra, ma anche verso le nostre periferie, le nostre strade, tra le persone che bussano alle nostre porte. Questo appuntamento ci ha aperto ancora di più gli occhi, oltre a farci un po’ soffrire – ha concluso Del Balzo Ruiti -, per questo lasceremo aperto l’obiettivo su tutti i fronti che la nostra epoca ci metta dinanzi».

Molte le personalità intervenute al decennale del Centro Studi “Carlo Balelli”, tra queste il vice sindaco di Macerata Stefania Monteverde, l’assessore del Comune di Urbisaglia Cristina Arrà, il direttore generale dell’Ircr Macerata Francesco Prioglio, il presidente del Centro Internazionale di Studi Gentiliani, già rettore dell’Università di Macerata, Luigi Lacché.

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